Giuramento di Ippocrate
Cultura

L’identità sessuale nel giuramento di Ippocrate: due versioni a confronto

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Dopo aver terminato gli studi di Medicina e Odontoiatria, ogni laureando, prima di esercitare la professione di Medico è sottoposto al Giuramento di IppocrateNell’Antica Grecia (IV sec. a.C.), il concetto di Medicina era ben diverso da quello a cui siamo abituati oggi, ma era associato ad una visione filosofica e a volte superstiziosa. Ippocrate, precursore della medicina, rivoluzionò questa scienza stabilendola come una professione. Tra le altre cose, nel Giuramento si fa un riferimento all’omosessualità come identità sociale da parte di medici e pazienti. Vediamo questo dettaglio in maniera più approfondita.

L’etica del medico

Ai tempi di Ippocrate, ci ritroviamo in una società priva di vincoli legislativi per quanto riguarda questa ‘’nuova’’ professione, rendendo libera la ricerca scientifica. Sarà il medico greco a delineare con le sue opere dei doveri morali da adottare in ambito professionale. Per esempio, un Medico doveva avere una vita regolare e sana, non doveva speculare sugli altri e doveva rendere universali tutti gli esseri umani, di qualsiasi classe sociale, politica e adempiere al segreto professionale.

Giuramenti a confronto

Possiamo constatare che con il tempo è stato necessario apportare modifiche in quest’opera adattandolo ai nostri giorni e il primo confronto tra il Giuramento Antico e quello Moderno sta nell’ invocazione del Dio: infatti inizialmente la Medicina era una scienza donata dagli dei, una sorta di ‘’malattia’’ ereditata geneticamente, perciò venivano citati i padri e i familiari che trasmettevano il sapere alle generazioni future.

Oggi, il medico professionista viene visto come una figura solitaria, formatasi con il proprio intelletto e devozione, perciò non invoca nessuna voglia di condividere i propri insegnamenti a chiunque lo succederà.

Un’ altra differenza degna di nota è l’argomento  aborto: nel testo Antico si promette di non praticarlo per nessuna ragione al mondo, per via della sacralità della vita in termini religiosi. Tale pensiero non è presente nel giuramento moderno, in quanto si liberi di praticare l’aborto per via della giurisdizione e per la facoltà di decidere il proprio volere.

Identificazione sessuale

Nell’Antica Grecia è molto forte la classificazione sociale e sessuale, ma il medico diventa totalmente imparziale su chi curare e visitare. Nel testo odierno, non è presente la dicitura che fa riferimento all’orientamento sessuale:

 ‘’In tutte le case che visiterò entrerò per il bene dei malati, astenendomi ad ogni offesa e da ogni danno volontario, e soprattutto da atti sessuali sul corpo delle donne e degli uomini, sia liberi che schiavi.’’

In Italia questa dicitura  viene vista come ambigua, trascurando che, anche il medico può astenersi dai rapporti in genere con i pazienti di qualunque sesso  ed/o essere omosessuale, bisessuale e così via.

Gli antichi greci non concepivano l’orientamento sessuale come un identificatore sociale. Anche se il testo moderno non cita alcun riferimento, oggi dovremmo capire che il mondo non ha mai cessato di trasformarsi e di evolversi. Magari le convenzioni sociali, l’etica, la politica, molto spesso ci hanno privato della libertà di essere noi stessi. L’uomo, nella sua forma più universale, rivendica la propria natura in un contesto sociale sempre meno aperto. Potremmo porre in discussione l’argomento e magari riaffidarci alla scienza come mezzo di apertura mentale, revisionando le nostre radici storiche e sociali e, forse un giorno, potremmo reinserire quella ‘’voce’’ nel testo Moderno.

a cura di
Antonella Vigorito
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Antonella Vigorito
Vive in una provincia sperduta della Capitanata pugliese ma, praticamente si trova ovunque. Laureata in discipline artistiche, dipinge, scrive, organizza eventi culturali e nel tempo libero legge carte astrali, beve birra, vino e whiskey, polemizzando verso il prossimo. Se manca il caffè in casa, comincia ad andare in crisi!