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Cultura

I migliori risultati all’asta per l’arte moderna: news e trends

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La sempre presente. O forse sarebbe meglio dire la grande “strapazzata”. Tale sembra essere, infatti, il destino attuale dell’arte moderna: perennemente tirata per la giacchetta all’interno delle cross category sale. Questa nuova e strana moda porta le case d’asta ad offrire all’interno della stessa sessione di vendita opere di artisti come, ad esempio, il quattrocentesco Pollaiolo, il novecentesco Munch e il contemporaneo Hockney. Se in più consideriamo il fatto che Christie’s a maggio ha sostituito la categoria di “Impressionist and Modern” con quella di “20th Century Art”, allora è legittimo porsi qualche quesito. Tuttavia, quello che potrebbe sembrare disinteresse per l’arte moderna in realtà è soltanto una suggestione. I migliori risultati delle opere all’asta, infatti, sono spesso stratosferici.

I migliori risultati all’asta per l’arte moderna nel maggio scorso

Anche nel 2021 i grandi nomi dell’arte moderna si confermano essere un eccellente settore di investimenti per chi gode di un ampio portafogli. Un ottimo auspicio per un anno che tutti quanti – si spera – ci aspettiamo sia di rinascita generale. Il mese di maggio, in particolare, ha prodotto i risultati più importanti per le due regine del mercato dell’arte: Sotheby’s e Christie’s. Strabiliante è stato il risultato di “Femme assise près d’une fenêtre (Marie-Thérèse), un olio su tela del 1932 di Pablo Picasso. Nella sessione di vendita newyorchese di Christie’s del 13 maggio 2021 l’opera del celebre artista spagnolo ha, infatti, raccolto ben 85.598.000 euro, quasi raddoppiando la stima iniziale. A New York, però, il giorno precedente anche le offerte di Sotheby’s avevano ottenuto molto successo. In questa occasione “Le Bassin aux nymphéas”, un olio su tela del 1917-19 di Claude Monet, è stato esitato per 58.056.000 euro, più che raddoppiando la stima iniziale. E questi sono stati solo i due top lots. Con “Waterloo Bridge, effet du brouillard” di Claude Monet, “Le pont du Trinquetaille” di Van Gogh e “Composition: No. II, With Yellow, Red and Blue” di Piet Mondrian, infatti, Christie’s ha raccolto altri 92.685.000 euro. Mentre Sotheby’s ha totalizzato altri 29.971.000 euro con “Nature morte: pommes et poires” di Paul Cézanne e “Jeune fille assise, les cheveux dénoués (Jeune fille en bleu) di Amedeo Modigliani. E anche così siamo ben lungi dal finire di elencare le opere offerte e vendute dei rispettivi cataloghi. Risultati dell’altro mondo, ma davvero.

I migliori risultati all’asta per l’arte moderna nel marzo scorso

Le vendite di marzo avevano già prodotto ottimi risultati, ma (fortunatamente) più contenuti. E anche in questa occasione le protagoniste del milionario mercato dell’arte moderna non potevano che essere Sotheby’s e Christie’s. Partiamo dai risultati della prima delle due majors. Nella sessione di vendita londinese del 25 marzo il top lot era stato “Giornata d’estate o Abbraccio sulla spiaggia”, un olio su tela del 1904 di Edvard Munch, con 18.920.000 di euro, superando abbondantemente l’indice più alto della forchetta di valutazione. Inoltre, anche “Scène de rue à Montmartre (Impasse des deux frères et le Moulin à Poivre)” di Van Gogh aveva ottenuto un eccellente risultato con 13.091.250 euro. Per quanto riguarda Christie’s, invece, il 23 marzo a Londra il top price lo aveva staccato “Femme nue couchée au collier (Marie-Thérèse), un olio su tela del 1932 di Picasso: 16.918.000 euro. Da segnalare anche il buon risultato del “Ritratto del fotografo Dilewski”, un olio su tela del 1916 di Amedeo Modigliani, esitato per 5.108.000 euro.

La delusione Giovanni Boldini

Partito con una stima di 100-120mila euro, il “Ritratto di Mademoiselle Emilienne Le Roy”, un olio su tela del 1912, è stato aggiudicato per l’indice più alto della forchetta di valutazione. Un risultato che di per sé parrebbe non giustificare un giudizio deludente per la performance del maestro italiano. Eppure, a giudicare da alcuni risultati più e meno recenti, è legittimo supporre che molti potessero aspettarsi un rendimento ben diverso. Basterà pensare, infatti, al grande interesse che il genere del ritratto riscuote tutt’ora tra i collezionisti. Inoltre, consideriamo che nel novembre del 2010 un’altra opera simile di Boldini aveva raccolto 4.800.000 euro. Dunque, dire che l’opera di Giovanni Boldini offerta all’asta da Cambi a Genova il 16 marzo scorso non ha brillato, pare essere poco.

Leonardo Marchesini
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