cuore
Racconti Brevi

Il bancone del cuore

Tempo di lettura: 2 minuti

 

(Uno squillo. Due squilli. Tre squilli.)

 

“Pronto..” 

“Pronto! Come sta?”

“Ah buongiorno, è lei.. Non molto bene in verità..”

“Ho sentito. Cosa le hanno detto? Ha novità?”

“C’è dell’ottimismo, mi dicono mi riprenderò presto del tutto.. Me l’immagino, ma un colpo così.. per ora sono ancora a pezzi..”

“Mi dispiace. Ma com’è successo? Non essendo la prima volta..”

“Niente, mi sono esposto troppo.. Mi sono trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato.. Non che stavolta abbia fatto più male delle altre, ma sarebbe potuta andare molto peggio..”

Immagino. Sta prendendo delle medicine?”

“Non servono. Come sempre, un Montenegro da buttare giù col dolore va benissimo..” 

“Mi dispiace molto. Posso fare qualcosa?”

“Ormai nulla.. doveva intervenire prima..”

“Io?”

“Sì, lei. Le avevo chiesto per favore di rimanere, anche di insistere se avessi voluto cavarmela da solo. Invece no. Lei se n’è andata nel momento in cui avrei avuto più bisogno ed ecco il risultato.”

“Eh no, ora non mi addossi colpe che non ho. Mi aveva giurato che non sarebbe tornato indietro. Sapeva benissimo quanto la strada fosse dissestata e pericolosa, che si sarebbe fatto male a prescindere, anche se più preparato dell’ultima volta.”

“Senta, io mi sono fidato! Era lei che doveva fermarmi..”

“Quante volte gliel’ho ripetuto che ormai non c’era più niente da fare? Che le cose non sarebbero cambiate? Pensavo l’avesse imparata, ormai, la lezione.”

“Ma io ho provato.. Ma io credevo..”

“Mi ascolti bene per favore, signor Cuore. Lei ci ha provato più volte, ma esistono cause per cui non si può fare meglio (o di più). Anche se ci avete provato più volte è andata male e adesso l’unica cosa da fare è mettersi in pace accettando quanto successo, raccogliere tutti i suoi pezzi e andare avanti con maggiore consapevolezza. Non sempre due cuori, anche se buoni, sono fatti per stare insieme, soprattutto quando esistono altre razionalità. Soprattutto se diverse da me.”

“Ha ragione ma è difficile. Colpire al cuore è la cosa peggiore che si possa fare..”

“Purtroppo io non posso farle sempre da scudo. Sennò che vita sarebbe senza rischio, senza amore, senza felicità? Senza vita?”

“Ma non capisce? Ho paura di rimanere spezzato, o peggio ancora diventare di pietra..”

“Farò di tutto perché non vada così, glielo prometto. Le starò più vicino, ragioneremo di più insieme, ma le lascerò comunque il suo spazio. Non crederemo più al dolore, crederemo di più nella vita. Vedrà che in due ce la faremo. Si immagina una vita senza credere più in nulla?

“Non so cosa dire..”

“Si prenda il suo tempo, nessuno le mette fretta. Posso offrile da bere al suo bar preferito stasera?”

“Va bene, signora Razionalità. Però offre lei per farsi perdonare.”

 

Dedicato ai barman*, testimoni silenziosi di chi vive conflitti interiori tra cuore e cervello.
(perché quand’è che si deve ascoltare il primo e non il secondo, o viceversa?)

 *in particolare al Blue Hash di via S. Rocco 5d @Bologna.

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Carlotta Cuppini
Fondatrice di Borderlain, le piace organizzare persone e progetti con sorridente serietà. Based un po' in MIlan un po' Bologna, beve caffè amaro al mattino e vino rosso la sera. Colleziona edizioni di 'JF è uscito dal gruppo' che tiene sul comodino insieme a manuali di project management.