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Politica

Carlo Calenda e tutte le stranezze del terzo polo. Verso il 25 settembre

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Nella sfida elettorale che si sta per chiudere c’è un attore che non abbiamo considerato molto: Carlo Calenda e l’alleanza Azione-Italia Viva anche detto “terzo polo”. Definizione abbastanza anomalo per una forza politica che si posiziona ancor prima del voto.

Carlo Calenda e la forza politica che candida Draghi a sua insaputa.

Il fenomeno Carlo Calenda non lo abbiamo approfondito molto ma in realtà, l’operazione che hanno messo in campo Azione e Italia Viva è molto interessante: anomala ma interessante.

È anomala perché Carlo Carlenda si sta di fatto candidando non a vincere bensì a causare lo stallo del Paese. Stallo che secondo il leader di Azione si risolverebbe con un governo di larghe intese guidato da Mario Draghi. Sostanzialmente Calenda si candida a mantenere lo status quo senza aver chiesto al suo candidato per Palazzo Chigi se sia d’accordo o meno.

Le stranezze di Calenda non si esauriscono qui. Sin dalla formazione dell’alleanza Azione-Italia Viva si è definito “terzo polo” presumendo che la lista arriverà terza nelle urne.

Prospettiva per nulla certa che rischia di essere disattesa. Peggio: Calenda e Renzi rischiano si arrivare quarti addirittura dopo al partito contro cui si sono sempre battuto: il Movimento Cinque Stelle.

Per di più l’alleanza Azione-Italia Viva potrebbe perdere tutte le sfide dei collegi uninominali nei quali prevarranno Centrosinistra e Centrodestra con un Movimento Cinque Stelle che pare molto radicato nel sud.

Per essere davvero ago della bilancia Calenda avrebbe dovuto rimanere nel Centrosinistra, digerire Fratoianni e assorbire i voti dei centristi che non si sentono rappresentati da Meloni. 

Letta e Meloni: il confronto al CorriereTV che conferma la narrazione bipolare

Il guazzabuglio di legge elettorale ideata da Ettore Rosato per fare fuori i Cinque Stelle conduce a un unico schema: quello andato in onda sul Corriere TV fra Letta e Meloni.

Dibattito che molto probabilmente sarà l’unico di questa campagna elettorale visto che quello in programma a Porta a Porta è saltato per le polemiche sulla par-condicio. 

Moderati dal direttore del Corriere Letta e Meloni si sono confrontati sulle loro proposte di Paese alimentando lo schema bipolare con cui andremo al voto. Polarizzazione alimentata dai due leader che hanno basato l’itera campagna elettorale sul confronto antitetico fra le due visioni di società.

Rappresentazione indotta dal sistema elettorale che però non rispetta il sistema politico attuale. Potrebbe essere un preludio a una nuova stagione bipolare, sempre che venga  corretta la legge elettorale che ad ora prevede coalizioni scioglibili il giorno seguente al voto. 

Federico Feliziani
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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.