Cultura

Monogamia e poligamia: gli aspetti delle arti liberali che non conoscevamo

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Quando sentiamo le parole monogamia e poligamia, pensiamo subito a due condizioni distinte e separate. La poligamia, però, spesso non ci appartiene o addirittura ci scandalizza.

 

Ma ci siamo mai domandati il perché? Ci siamo mai chiesti cosa spinge l’essere umano a diventare monogamo o poligamo? Come ci condiziona nella vita quotidiana? La risposta è la cultura.

Usi, costumi e consuetudini caratterizzano la vita dell’essere umano, perciò la società ci ha plasmati col tempo.

Anche in campo letterario ed artistico abbiamo autori noti che hanno fatto di questa ‘’convenzione’’ parte della loro vita e delle loro opere, regalandoci insenature e curiosità che non sapevamo.

Uno sguardo al passato

Antropologicamente, l’essere umano è tra i mammiferi poligami. Motivo principale è la riproduzione.

Ma non solo: attraverso il credo religioso, l’economia, lo status sociale e l’epoca, possiamo constatare come la monogamia e la poligamia abbiano dato quella spinta in più al modo di essere delle molteplici culture che sono presenti nel mondo.

Nell’antica Grecia e nell’antica Roma la società era prettamente monogama. Solo i membri dei ceti sociali più elevati potevano ‘’unirsi’’ alle loro schiave e generare figli (anche se illegittimi) per rafforzare il loro potere politico e militare.

Successivamente nel Medioevo, con la rigida influenza cristiana, il vincolo matrimoniale era sacro (lo è ancora dopo le regole ammesse con il Concilio di Trento nel 1563). Era dunque obbligatoria la monogamia, altrimenti la Chiesa avrebbe penalizzato ogni tipo di sessualità e ogni tipo di ribellione alle sue regole. Tutto è rimasto immutato nel tempo, almeno per la società Occidentale.

Oggi, le Nazioni Unite hanno preso posizione contro la poligamia, poiché considerata associata  alla disuguaglianza di genere, alle discrepanze coniugali e alle disgregazioni familiari. Con questa posizione le Nazioni Unite intendonod favorire l’emancipazione femminile e declinare a poco a poco quelle società non democratiche, prive di istruzione e con difficoltà a distaccarsi dalle norme più conservatrici e che vivono in povertà.

Questi aspetti, in linea generale, si sono riversati in arte come in letteratura, non solo come aspetto sociale, ma anche come aspetto di studio e sperimentazione.

Poli- amore nelle arti liberali

In letteratura come in arte, monogamia e poligamia sono aspetti più o meno frequenti.  Tra gli autori più famosi ad aver trattato il tema c’è Gabriele D’Annunzio, che nel suo Trionfo della Morte (1894) scrisse pagine di passione e turbinii d’amore dedicati a Barbara Leoni;  Arthur Schopenhauer, nel saggio L’Arte di trattare le donne (1851), spiegò in diciassette capitoli  svariati argomenti attinenti alla donna, alla monogamia, poligamia, allo status sociale, sessuale, ai diritti e così via.

Anche Margaret Mead ne L’adolescenza in Samoa, ha indagato sul periodo adolescenziale dei ragazzi samoani, sugli orientamenti sessuali, rituali di passaggio, comportamenti, analizzando anche l’aspetto del matrimonio e della poligamia, confrontandone le differenze con la società americana.

Gauguin e le sue polinesiane

A proposito di samoani, di matrimoni combinati e di poligamia: Gauguin, artista post-impressionista francese, sposò due ragazze di Tahiti.

Paul Gauguin, nel 1893 si trasferì a Tahiti e ci rimase fino alla sua morte. Era attratto e affascinato dalla Polinesia, dalla sua cultura e dalle donne di quel mondo molto diverso e lontano da quello a cui apparteneva.

Si immerse in quel ‘’mare’’ di colori, usi, costumi tanto che si risposò con due donne ed ebbe anche dei figli.

Molti lo hanno condannato per colonialismo, pedofilia e perversione, perché le sue spose erano adolescenti. Non è chiaro se Gauguin, oltre alla passione per le terre native e nell’ arte, avesse una libertà sessuale spiccata, ma sappiamo benissimo che quelle popolazioni erano pratiche di poligamia e sesso libero.

Forse l’artista era già predisposto ad una vita extraeuropea tanto da fuggire dalla Francia, oppure la sua immersione in questa nuova cultura, l’ha reso parte integrante di essa tanto da diventarne poligamo.

Sicuramente questa scelta ha influito con il suo operato tanto da averci lasciato un grande patrimonio e un museo a Tahiti: il Paul Gauguin Museum.

Monogamia e poligamia: conclusioni

In conclusione, possiamo dire che monogamia e poligamia sono aspetti etici plasmati dalla propria cultura e dal proprio status di appartenenza, con le proprie radici storiche e  di cambiamenti nei secoli. Ci hanno permesso di conoscere realtà moralmente diverse, ma anche di approfondire studi scientifici in continua evoluzione.

a cura di

Antonella Vigorito

 

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Antonella Vigorito
Vive in una provincia sperduta della Capitanata pugliese ma, praticamente si trova ovunque. Laureata in discipline artistiche, dipinge, scrive, organizza eventi culturali e nel tempo libero legge carte astrali, beve birra, vino e whiskey, polemizzando verso il prossimo. Se manca il caffè in casa, comincia ad andare in crisi!