David Gilmour
Musica

6 Marzo 1946: nasce la leggenda David Gilmour

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La nascita di David Gilmour, il 6 marzo 1946 a Cambridge, segna l’inizio della rivoluzione copernicana che ha travolto il mondo del rock grazie ai Pink Floyd. Perché sì, David Gilmour ha portato il rock in una nuova dimensione grazie ad idee innovative, un talento smisurato per la chitarra ed un sound unico ed irripetibile. David Gilmour può essere paragonato ad altri personaggi che hanno caratterizzato il 21esimo secolo, per produzione, stile ed importanza storica, come Diego Armando Maradona, Salvador Dalì e Federico Fellini.

Gli inizi della leggenda

L’infanzia di David Gilmour passa tra lo studio della chitarra, da autodidatta, ed un forte legame con un altro personaggio storico del rock e dei Pink Floyd, il controverso Syd Barret. I due, infatti, duettavano insieme già nel 1962 sotto il nome di “Mottoes”, l’antenato di quella che sarà la rock band più famosa al mondo.

Nel 1968 entra a far parte dei Pink Floyd con il disco “A saucerful of secrets”. Le difficoltà di Syd Barret, alle prese con la dipendenza da LSD, cannabis e morfina, portarono David Gilmour ad assumere la conduzione artistica del gruppo insieme al genio di Roger Waters. Una collaborazione stretta, rivoluzionaria e molto produttiva, dalla quale nacque, tra gli altri, un brano indimenticabile: Shine on you crazy diamond.

Shine on You Crazy Diamond

Era il 1974 e David Gilmour, insieme a Roger Waters e Richard Wrigt, si preparavano a far conoscere al mondo il brano “Shine on you crazy diamond”, dedicato a Syd Barret, che aveva lasciato i Pink Floyd qualche anno prima. Un brano nato dal talento smisurato di Gilmour e dalle sue intuizioni geniali, come egli stesso dichiarò in un’intervista: “Trovai le note per caso, subito attirarono la mia attenzione e così continuai a suonarle. Evidentemente la cosa funzionò perché Roger disse subito: ‘Ehi, cosa stai suonando?’”. 

La prima volta che Gilmour suonò Shine on you Crazy Diamond si trovava nello studio 1 di Abbey Road, solitamente adibito alla musica classica. L’ispirazione per il brano arrivò durante la registrazione dell’album Wish You Were Here, quando un uomo in evidente difficoltà, in sovrappeso e con le sopracciglia rasate, entrò nello studio per ascoltare le prove del gruppo.

Il primo ad accorgersi di quella presenza fu Roger Waters che smise subito di suonare. David Gilmour non riconobbe quell’uomo, ma quando si accorse che si trattava di Syd Barrett si lasciò andare in un pianto disperato. Syd aveva perso la sua battaglia con l’inquietudine e con la dipendenza dalle droghe, e la sua metamorfosi fisica lo dimostrava.

Lo stile

David Gilmour è considerato uno dei chitarristi migliori di sempre. Merito del suo stile unico ed inconfondibile grazie al quale è riuscito a trarre il massimo dalle sue chitarre, esprimendo fortissime emozioni con poche e semplici esecuzioni. Gilmour ha sempre preferito suoni ampi ed intensi, con note lente ed emotive, in modo da catturare l’attenzione di chi ascolta. Scelta figlia delle sue influenze principali che risiedono nei brani dei Beatles e di Hendrix, ma anche nel blues e nel funky.

David Gilmour usa scale maggiori e minori, con bending precisi ed aumentati di uno o due toni e sostenuti con un leggero vibrato finale. Uno stile profondamente amato dai musicisti che ancora oggi ne studiano le varie sfumature. I suoi fan lo hanno amato soprattutto grazie all’improvvisazione degli assoli durante i concerti, durante i quali è stato in grado di regalare altissimi momenti musicali.

 

Una leggenda della musica che compie oggi 74 anni ed ai quali vanno gli auguri ed i ringraziamenti di tutti i rockers del mondo.

Andrea Tarantino

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