Unioni civili
Società

Dal 2016 le unioni civili: un importante risultato che non sa di uguaglianza

Tempo di lettura: 4 minuti

 

Era il cinque giugno del 2016 e in Italia entrava in vigore la legge Cirinnà che di fatto rendeva possibile le unioni civili, ovvero le unioni tra le coppie dello stesso sesso. 
Fu un primo passo. 
Per la prima volta infatti la “cattolicissima” Italia si adoperava per riconoscere dal punto di vista giuridico l’esistenza di realtà diverse oltre l’etero-normatività.
Fu un risultato.

Era infatti dal 1986, con la proposta da parte dell’interparlamentare donne comuniste, che si chiedeva una legge che tutelasse le coppie che lo erano “di fatto” e non “di legge”. Finalmente nel 2016 una risposta a questa domanda arrivo. 
Fu sufficiente? 
No.
La legge Cirinnà garantisce una prima forma di tutela ma non garantisce l’uguaglianza. Le unioni civili non sono equiparate al matrimonio civile. In altre parole l’unione tra due persone dello stesso sesso non è considerata giuridicamente alla pari di quella tra due persone del sesso opposto.

Il cambiamento di rotta   

Inizialmente non doveva essere così. Il disegno di legge così come era stato concepito garantiva, su modello della legge tedesca circa le unioni civili (2001), gli stessi diritti e gli stessi doveri alle coppie omosessuali.
Nel testo vennero tolti i riferimenti al matrimonio ma nessuno degli articoli del codice civile era escluso. I medesimi benefici erano garantiti. 

Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il mare e, in questo caso, la destra conservatrice. Tanto in parlamento quanto all’esterno infatti la pressione esercitata dall’ala meno progressista (o medievale, come preferite) fece in modo che il testo venisse modificato, riuscendo in tal modo ad evitare che le unioni civili fossero equiparate al matrimonio. 
Solo così la legge potte essere approvata; ottenendo, comunque, 51 voti contrari tra cui (ovviamente) la Lega. 

Differenze di forma e di fatto

Ma cosa cambia nella sostanza
La mancata equiparazione del matrimonio alle unioni civili si traduce in primo luogo nell’assenza di pubblicazioni così come avviene invece nel matrimonio. Può sembrare una cosa da nulla, eppure ciò sembra fatto quasi per togliere ufficialità ad un’unione che, sì, può avvenire; ma non è necessario farlo sapere a tutti. 
All’interno dell’unione civile non è inoltre previsto l’obbligo alla fedeltà come invece avviene nel matrimonio. Premettendo che il rispetto per chi ami deve esserci a priori, è triste pensare che dal punto di vista giuridico non si consideri l’unione tra due persone dello stesso sesso tale da meritare la reciproca fedeltà.

Se poi nel matrimonio è possibile chiedere la separazione se l’atto non è stato “consumato” (usare questo linguaggio family friendly è disorientante) così non è invece nelle unioni civili. Ciò sembra quasi voler sottintendere (ancora una volta) che tra persone dello stesso sesso ci può essere, al massimo, “affetto” ma non “amore” inteso anche in senso erotico, e quindi non ci sono problemi se la dimensione sessuale è inesistente. 
Nel matrimonio inoltre, in caso di omicidio di uno dei due coniugi da parte dell’altro, vi è un’aggravante assente nelle unioni civili. Come a dire che la promessa scambiata davanti alla legge non è tal punto importante da meritare un aumento della pena.  

La “Stepchild adoption”

A tali differenze si aggiunge un altro punto, forse il tasto più dolente. La mancata equiparazione delle unioni civili al matrimonio impedisce non solo l’adozione per le coppie dello stesso sesso ma anche la Stepchild adoption
Non vogliamo entrare qui nel merito del tema dell’omogenitorialità o dell’adozione, che meriterebbe un articolo a parte, ma due parole sulla Stepchild adoption vanno spese.

Quando parliamo di “Stepchild adoption” si intende la possibilità di adottare il figlio biologico del proprio compagno. È una forma di tutela non solo per la coppia ma anche per il bambino. 
Se infatti il genitore biologico dovesse venire a mancare sarebbe possibile garantire la continuità affettiva con il compagno di quest’ultimo. Ma in Italia questo non è possibile per le coppie omosessuali. In Italia se il genitore biologico viene a mancare il bambino viene allontanato e portato in una casa famiglia. 

Ora, indipendentemente da ciò che voi possiate pensare, è giusto allontanare un bambino dalla sua quotidianità, aggiungendo al dolore per la morte del genitore il disorientamento nel trovarsi lontano da dove è cresciuto? 
Voi che in piazza gridate “prima i nostri figli”, dove siete quando un bambino viene allontanato da chi per lui è famiglia? 

Alla base… l’incoerenza

Davanti a tutto ciò naturale è chiedersi il motivo per cui le unioni civili non possano essere equiparate al matrimonio. 
Le motivazioni sono diverse ma alla fine possono essere ridotte principalmente a due. 
Il sempreverde “Sono contronatura” e “L’omosessualità è un abominio secondo le sacre scritture, la famiglia è solo quella cristiana.”
Tralasciando la prima motivazione (che l’omosessualità sia presente anche in natura è stato ormai detto fino alla nausea), concentriamoci un attimo sulla seconda. 

Nelle sacre scritture c’è effettivamente scritto che l’omosessualità è abominio, non sbagliano. Ma, indipendentemente dal fatto che l’Italia sia uno stato laico, ci si aspetta allora che queste persone siano un esempio di coerenza. Ci si aspetta quindi che non si radano o che non vadano a mangiare crostacei nel ristorante al mare.
Si, perché un attimo prima di dire che l’omosessualità è abominio l’antico testamento ci dice che anche fare ciò è abominio
Se la bibbia è la vostra guida deve esserlo sempre, non solo part-time; quando vi è comoda per schiacciare i diritti degli altri.  

Le unioni civili non sono un punto d’arrivo. Sono un risultato importante che si è raggiunto ma non basta. Da qui, allora, dobbiamo ripartire per continuare a chiedere pari dignità sociale per tutti i cittadini. 
Perché solo così potremo vivere in una società davvero egualitaria 

Miriam Ballerini
Leggi anche – Tre cose che avremo potuto imparare dal lockdown
Ti sei perso il Cronache di un BorderLain del mese scorso? CLICCA QUI 

Leave a Response