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Noughts + Crosses, quando il razzismo inverte i colori

Tempo di lettura: 3 minuti

A quasi vent’anni dalla prima pubblicazione del libro, Noughts + Crosses è arrivato sul piccolo schermo con una serie tv esplosiva che esporta un classico della letteratura young adult inglese degli anni 2000. Un adattamento che potrebbe consentire alla distopia dell’autrice Malorie Blackman di valicare i confini britannici per entrare nell’immaginario popolare degli spettatori televisivi mondiali.

L’omonimo romanzo del 2001 – tradotto in italiano col titolo Il bianco e il nero e pubblicato nel 2011 da Rizzoli Editore – ha avuto un grande successo in patria, dando vita a una serie di libri, audiolibri e due adattamenti teatrali (di cui uno messo in scena dalla Royal Shakespeare Company con il titolo Black & White). Inoltre, è stato incluso da BBC News tra i 100 romanzi di lingua inglese che hanno plasmato il nostro mondo, mentre il Guardian l’ha classificato all’88° posto tra i 100 migliori libri del XXI secolo.

Noughts + Crosses: ambientazione, trama e cast

«Over 700 years ago the Aprican Empire invaded Europe. Aprica colonised the continent and reached as far as Albion. It has been under Aprican rule ever since.»

«Oltre 700 anni fa l’Impero apricano invase l’Europa. L’Aprica colonizzò il continente e arrivò fino ad Albione. Da allora è sotto il dominio apricano.»

Inizia così la prima puntata della nuova serie BBC One andata in onda il 5 marzo, trasmessa a cadenza settimanale sul canale televisivo principale della Gran Bretagna. I sei episodi della prima stagione sono già tutti disponibili sulla piattaforma streaming BBC iPlayer.

Noughts + Crosses è ambientata a Londra in un presente alternativo. L’ucronica Albione – una versione suprematista nera della Gran Bretagna e dell’Irlanda – è sotto il controllo dell’Impero apricano in seguito al conflitto noto come la Grande Guerra Mondiale, che divise l’Europa in diverse fazioni africane. In quanto colonia autonoma – simile ai possedimenti d’oltremare dell’Impero britannico -, Albione ha un proprio Primo Ministro e governo; per di più – a partire dal 1950 -, la segregazione viene rigidamente imposta dai cittadini benestanti di origine africana (noti come Crosses o Daggers) verso i bianchi nativi di classe operaia (noti come Noughts o Blankers).

Al centro della trama, i due protagonisti Callum McGregor (interpretato da Jack Rowan) – nought tra i primi cadetti militari bianchi dell’esercito apricano ma in contatto con il gruppo terroristico Liberation Militia – e Persephone “Sephy” Hadley (interpretata da Masali Baduza) – cross figlia del ministro degli interni Kamal Hadley – iniziano una relazione interrazziale.

Nel cast Helen Baxendale, Paterson Joseph, Josh Dylan, Shaun Dingwall e la guest star Stormzy, rapper e attivista inglese.

Come sarebbe un mondo in cui il colonizzatore fosse stato l’Africa e il colonizzato l’Europa?

La serie tv mostra qualcosa di innovativo: come sarebbe un mondo immaginario in cui il colonizzatore fosse stato l’Africa e il colonizzato l’Europa, una storia alternativa in cui l’Impero britannico non c’è mai stato e quello africano ha fatto le sue veci.

Ci ritroviamo al cospetto di una Londra in cui le frasi in inglese sono condite da espressioni in lingua yoruba, dialetto dell’Africa occidentale parlato da circa 30 milioni di persone. In cui gli standard di bellezza e di vestiario rispettano i canoni della cultura nera: infatti, la classe dominante veste con colori accesi e abiti tradizionali africani, obbligando – in occasioni formali – i bianchi a fare lo stesso e a portare i capelli permanentati.

Ma Noughts + Crosses non vuole porre l’accento sulla razza come idea che la colorazione della pelle debba avere conseguenze sociali; piuttosto il razzismo, in quanto sistema di potere che consente a un falso mito come la razza di governare la realtà, è al centro dell’attenzione. E questa serie BBC comprende a pieno questa sfumatura esponendo le dinamiche di potere razziale in ogni inquadratura: le statue africaneggianti che sorgono tra i grattacieli; il protagonismo dei Crosses nella società, nei programmi televisivi e sui cartelloni pubblicitari; la sudditanza dei bianchi, che rivestono ruoli e lavori marginali, quali personale domestico o manovali.

Il messaggio di Noughts + Crosses

In molti, guardando il pilot, hanno affermato che la serie sia “anti-bianca”, ma il messaggio che gli spettatori possono e dovrebbero cogliere è un altro.

Confrontando il mondo reale con quello di Noughts + Crosses, nel capovolgimento del binomio nero-bianco, ci viene ricordato che la classe operaia bianca discriminata della serie e la discriminazione verso le “persone di colore” del mondo reale non sono altro che la faccia della stessa medaglia. Sono divisioni insignificanti quando parliamo di gruppi emarginati dallo status quo.

Mentre politici ed esperti continuano a differenziare bianchi e neri secondo regole di razza basate soltanto sul colore della pelle, Noughts + Crosses – anche a 20 anni dalla sua prima pubblicazione – ha molto su cui farci ragionare.

a cura di
Nicola Di Giuseppe

Di seguito il trailer ufficiale della serie:

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Nicola Di Giuseppe
Un’anima straniera in un corpo napoletano, sognatore a tempo pieno e artistoide a tempo parziale. Si ciba di parole e arti visive, mentre viaggia, scopre nuove culture e tifa Napoli. Ogni tanto, poi, cerca di vincere il fantacalcio.