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I migliori film visti nel 2021 dalla redazione di Borderlain.it

Tempo di lettura: 5 minuti

Dal divano di casa alla poltrona del cinema: il 2021 ci ha visto finalmente tornare in sala come prima — o quasi — della pandemia per godere appieno della settima arte. E se è vero che la comodità delle nostre quattro mura domestiche è difficile da eguagliare, è altrettanto vero che l’emozione di una sala cinematografica è impareggiabile.

Un esilio, quello dalle sale, che lo spettatore ha affrontato pazientemente, alimentato da piccole ricompense: mentre alcuni film sono stati rilasciati ugualmente nei tempi previsti ma sulle piattaforme di streaming, altre case di produzione hanno atteso la riapertura dei cinema, lasciando il pubblico languire ancora un po’. Le sale sono tornate a riempirsi, così come le pance degli spettatori che hanno fatto incetta di proiezioni.

Tutto è stato un po’ “rinascita” in questo anno che sta per chiudersi ed il cinema non ha fatto eccezione: le attese ci hanno ripagato con emozioni devastanti, trame sensazionali, effetti speciali, risate contagiose, produzioni di grande spessore e morali d’impatto. Quando si tratta di emozioni, qui a Borderlain, siamo abituati a condividere: passarci i suggerimenti è una delle nostre attività preferite. Ma sì, certo: li condividiamo anche con i nostri lettori.

Ecco qui una selezione dei migliori film che abbiamo visto nel 2021.

 

The French Dispatch (2021) di Wes Anderson

(Sara Tocchetti)

Doveva uscire nel 2020. Poi, a causa del COVID, era stato rimandato a data da destinarsi. È riapparso al Festival di Cannes quest’anno e finalmente a novembre è arrivato nelle sale italiane. The French Dispatch, l’ultimo lavoro di Wes Anderson, non è sicuramente un film per tutti. Il racconto del contenuto dell’ultimo numero di una rivista americana con sede in Francia maschera una critica neanche tanto velata all’arte contemporanea in tutte le sue declinazioni.

A spiccare sono ovviamente lo stile inconfondibile di Anderson e un cast corale favoloso. Il tutto rende il film una gioia per gli occhi.

 

Dune (2021) di Denis Villeneuve

(Nicola Di Giuseppe)

Tra le varie cose, per me, il 2021 è stato anche l’anno in cui mi sono finalmente perso tra le dune di Arrakis. Dopo essere stata posticipata varie volte, l’ultima fatica del visionario Denis Villeneuve ci trasporta nel mondo di Dune con la prima parte dell’adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da Frank Herbert.

Un cast stellare — capitanato dall’enfant prodige Timothée Chalamet nel ruolo del protagonista Paul Atreides —, una fotografia mozzafiato e le musiche di Hans Zimmer sono solo alcuni degli ingredienti di un film memorabile per tutti gli appassionati del genere fantascientifico.

 

Spider-Man: No Way Home (2021) di Jon Watts

(Nicola Di Giuseppe)

Tutto ciò che un appassionato dell’Uomo Ragno e di cinecomics desidera. È così che definirei Spider-Man: No Way Home.

Il terzo film di Spider-Man del Marvel Cinematic Universe, nonché 27ª pellicola di tale universo, è un turbinio di emozioni per fan di nuova e vecchia data. Tra nemici e volti noti, portando avanti la trama del multiverso — ormai portante dei Marvel Studios —, il Peter Parker di Tom Holland acquisisce nuova linfa e un ruolo sempre più interessante all’interno dei progetti futuri del media franchise supererostico.

 

Il potere del cane (2021) di Jane Campion

(Isabella Calderoni)

Spostiamoci nel profondo West con una delle ultime produzioni Netflix, Il potere del cane. Nell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo, Jane Campion è riuscita a mettere in scena un western crepuscolare, in cui la figura del cowboy macho, interpretato da un magistrale Benedict Cumberbatch, viene messa duramente alla prova da una marcata volontà introspettiva. A fare da contorno alle cupe ambientazioni degli interni, che rendono a pieno l’idea della profonda e contorta oscurità dei personaggi, troviamo scorci mozzafiato del panorama collinare del Montana.

Non aspettatevi dunque il classico western ritmato da colpi pistola, ma bensì una colonna sonora che lascia ampio spazio a silenzi carichi di significato.

 

Santa Maradona (2001) di Mario Ponti

(Pietro Colacicco)

La scomparsa prematura dell’attore napoletano Libero De Rienzo (conosciuto, tra le altre cose, per aver interpretato in maniera eccellente Giancarlo Siani in Fortapàsc) è stata la mia occasione per guardare, a vent’anni dalla sua uscita nelle sale, Santa Maradona di Marco Ponti.

Le avventure dei due coinquilini Andrea (Stefano Accorsi) e Bartolomeo (Libero De Rienzo), detto Bart, vi faranno crepare dalle risate e al contempo riflettere sulla vita di una generazione che assomiglia moltissimo a quella di chi oggi va verso i 30 anni, magari ha appena terminato gli studi e cerca di affacciarsi al mondo del lavoro. Tra citazioni cinematografiche (Trainspotting, in primis), battute diventate cult e dei personaggi nei quali è molto facile rivedere se stessi, sono certo che non vi pentirete di aver investito il vostro tempo.

 

The Hunger Games saga (2012 – 2015) di Gary Ross e Francis Lawrence

(Sara Najjar)

La trilogia di Hunger Games non è sconosciuta, ma quest’anno l’ho rivista. Era da tanto che non la guardavo ed è stato un po’ come rivederla per la prima volta. Ambientata in un futuro distopico, Panem è divisa in 12 distretti e ogni anno si tengono gli Hunger Games: un ragazzo e una ragazza di ogni distretto vengono scelti come tributo in questi giochi dove solo una persona ne uscirà vincitore.

La storia segue Katniss Everdeen che vive nel distretto 12 e che parteciperà agli Hunger Games, ma la protagonista non sarà solo una concorrente: sarà la miccia che farà esplodere la ribellione.

È una saga iconica e super attuale. Riguardarla oggi infatti fa un po’ venire in brividi per la sua totale brutalità e attualità. Perché tutto questo potrebbe succedere davvero. È stata una grande sorpresa rivederla!

 

Vivo (2021) di Kirk DeMicco

(Sara Najjar)

Ambientato a Cuba, Vivo racconta la storia di un cercoletto, l’omonimo protagonista, che dovrà recapitare una lettera importante a una persona speciale.

È un viaggio famigliare pieno di amore e speranza, è anche molto commovente perché si parla di lutto e ricordo. Di come le persone che non ci sono più alla fine non è che spariscono del tutto: restano dentro di noi per sempre con tutto quello che ci hanno lasciato.

Una canzone, una lettera, una storia, i momenti insieme…

Un viaggio molto dolce che scalda il cuore.

 

Encanto (2021) di Byron Howard e Jared Bush

(Margherita Sarno)

Encanto è il 60° classico Disney. Uscito nelle sale il 24 novembre e disponibile già dal 24 dicembre su Disney+. Lasciatevi affascinare dalla storia di una famiglia colombiana, segnata da un lutto che la magia ha trasformato in forza.

Encanto è per i bambini, a cui si può spiegare attraverso una favola colorata che esistono momenti bui, in cui la famiglia e la casa sembrano caderci addosso ma tutto si può sistemare restando uniti. Ed è per gli adulti a cui si può spiegare esattamente la stessa cosa, infilandoci in mezzo qualche canzoncina spensierata per vivere un Incanto di 99 minuti.

 

Madres Paralelas (2021) di Pedro Almodòvar

(Margherita Sarno)

Madres Paralelas è l’ultima creazione di Pedro Almodòvar. Consigliata la visione in lingua originale — magari con i sottotitoli per i non ispanofoni — per godersi l’intensità interpretativa della protagonista Penelope Cruz.

Un dramma che passa per le ferite ancora aperte della guerra civile spagnola per raccontare storie contemporanee di maternità.

 

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