cartoline e viaggio
Bon Voyage

Giro dell’Europa in cartoline

Tempo di lettura: 3 minuti

Quanto era bello quando durante un viaggio ci recavamo al negozietto che vendeva cartoline e ne compravamo una per nonna, una per zia e una per quella persona speciale, per poi passare il pomeriggio a scrivere messaggi di saluti e subito dopo correre impazienti alla cassetta postale ad imbucarle. Altrettanto bello era ricevere una cartolina: un semplice gesto che faceva sentire bene semplicemente perché qualcuno aveva speso del tempo per condividere la sua vacanza con noi. Ancora, era bello poter conservare le cartoline ricevute – e altre mai spedite – in mucchi, e ogni tanto, presi dalla nostalgia, fermarsi a rileggerle, rivivendo ricordi ed emozioni.

Tutto questo era bello, ma allora perché abbiamo smesso di farlo? Noi di Borderlain vogliamo farvi rivivere questi bei momenti attraverso un viaggio tra le cartoline di alcune delle più belle città Europee.

Parigi

“Oggi da Parigi ti abbraccio forte, così come questa veduta di Saint-Germain-des-Prés mi abbraccia in questo giorno di freddo. Mi sono svegliato all’alba per fare una passeggiata in città: già di prima mattina Parigi è viva, ha tanta voglia di iniziare la giornata. Mentre passeggiavo ho incrociato il Café Flore e mi sei subito venuta in mente. Ho immaginato i nostri discorsi davanti a un caffè, nulla a che vedere con quelli degli intellettuali che ci hanno preceduti. Ora ti saluto, continua la mia avventura parigina, con te che, ogni tanto, mi ritorni in mente. “


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Berlino

“Ciao! È da tanto tempo che non ci sentiamo, e per questo ti chiedo scusa. Non sapevo come farmi sentire, sicuramente ricevere una mia telefonata non ti avrebbe fatto piacere. Sono venuta a  Berlino per qualche giorno a trovare mia sorella. È strana questa città, pensare che solo 30 anni fa un immenso muro la spaccava in due. E anche oggi se ne respirano gli effetti, nonostante quel muro non ci sia più, l’aria è corrotta e il cielo pesa sulla spalle della città. 
Che ne dici se ti chiamo? 
Ti abbraccio.”
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Parco Keukenhof

“Ehilà amica mia, come stai? Io sono in Olanda. È un posto meraviglioso, un po’ fuori dal tempo. Credimi se ti dico che non ho mai usato così tanto la bicicletta come in questi giorni. Tornerò ciclista provetta, o forse, ipotesi più probabile, comincerò ad odiarla. Oggi siamo stati a Keukenhof: che meraviglia! Anche i mulini a vento non erano niente male. Ci dobbiamo tornare insieme, che ne dici? Un bacio grande!” 
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Vienna

“L’altro giorno ho preso un biglietto solo andata per Vienna. È stata una cosa improvvisata, ma sono davvero contento di averlo fatto. Non so se ho apprezzato di più l’architettura imperiale, le antiche caffetterie che servono delle torte da far venire l’acquolina in bocca, le maestose piazze o i bellissimi musei. Sta di fatto che ora mi tocca comprare il biglietto di ritorno, ma non ne ho proprio voglia. Non si può proprio vivere così? Prendere e viaggiare e basta, tutto il resto non conta più.”

Venezia

“È da qualche settimana che vivo a Venezia e ancora non mi sembra vero. Alla mattina c’è silenzio, se sei sfortunato ti capiterà di sentire solo il rumore dei passi e qualche baretto che si prepara alla giornata di lavoro.
Alla sera invece si trasforma. Sarà per via delle luci e dell’acqua, ma c’è qualcosa di magico nell’aria che fa venir voglia di sognare. Sognare di vivere per sempre qui, in un’isola indisturbata, lontana dal brusio della terraferma, chiusa nella sua pura intimità. Allora, ti ho convinto? Quando mi verrai a trovare?”
Chiara Cogliati
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Chiara Cogliati
Da un anno vive a Venezia dove studia, ogni tanto si rintana leggendo e ogni tanto pensando, anzi spesso, serve per fare tutto il resto. Le piace ascoltare, le riesce meglio che parlare, ma per fortuna sa anche scrivere, un pochino, e allora quello che vorrebbe dire a parole lo scrive, così si diverte.