5 articoli New York Times
Società

5 articoli New York Times che hanno fatto la storia

Tempo di lettura: 4 minuti

Era il 18 settembre 1851 quando il primo numero dell‘allora “The New York Daily Times” usciva per la prima volta. Difficile a quei tempi immaginare l’enorme successo che il giornale avrebbe avuto nel corso degli anni diventando una delle testate americane più importanti. Oggi, il New York Times gode di un vero e proprio monopolio grazie alla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti. Con l’avvento dell’era digitale e la crisi della carta stampata, mentre altre testate non hanno saputo rispondere alle nuove esigenze dei lettori, il famoso giornale ha saputo reinventarsi, assicurandosi così il podio.

Negli anni  il New York times ha coperto alcuni degli avvenimenti più importanti degli ultimi anni: qui abbiamo raccolto 5 articoli che potremmo definire pagine di storia, eventi che i giornalisti hanno racchiuso in poche righe e il cui ricordo potrà vivere per sempre nelle case di chi li ha conservati.

1. 16 Aprile, 1912: Titanic Sinks Four Hours After Hitting Iceberg

“CAPE RACE, NF, 15 aprile – Il transatlantico della White Star Olympic riferisce questa sera via wireless che il Cunarder Carpathia ha raggiunto, all’alba di questa mattina, la posizione da cui ieri sera il Titanic ha inviato chiamate di aiuto dopo la sua collisione con un iceberg. Il Carpathia ha trovato  a galla solo le scialuppe di salvataggio e i rottami di quella che è stata la più grande nave a vapore.”

Con queste parole il New York Times riporta attimi che sono divenuti storia. Il titolo per esteso era particolarmente lungo: Titanic Sinks Four Hours After Hitting Iceberg; 866 Rescued By Carpathia, Probably 1,250 Perish; Ismay Safe, Mrs. Astor Maybe, Noted Names Missing. Ciò che rese l’evento ancor più drammatico fu la scomparsa di personaggi noti (Noted Names Missing) che si trovavano a bordo. Il Titanic non risparmiò proprio nessuno.

2. 29 Agosto,1963: 200,000 March For Civil Rights In Orderly Washington Rally

“WASHINGTON, 28 Agosto – Più di 200.000 americani, la maggior parte dei quali neri ma molti dei quali bianchi, hanno manifestato oggi per l’attuazione rapida di un programma completo di diritti civili e pari opportunità di lavoro.”

Oggi più che mai questo articolo ci parla e ci insegna. Negli ultimi mesi di proteste, tra Black Lives Matter, pro-democratici ad Hong Kong e Bielorussia, il mondo sta vivendo una rivoluzione che non sappiamo ancora bene dove ci porterà. È utile in questi casi guardare alla storia e tenere vivo qualcosa che è iniziato tanti anni fa e che è nato da una insoddisfazione generale verso lo status quo che si è instaurato nella nostra società.

A tal proposito, è importante sottolineare la natura della protesta del 28 Agosto, riportata con queste parole dal New York Times: “Non c’è stata violenza alla manifestazione. A volte si respirava quasi un’aria di baldoria. […] Ma se la folla era di natura calma, il tono di fondo era di assoluta serietà.”

3. 21 luglio 1969: Men walk on Moon

“Gli uomini sono sbarcati e hanno camminato sulla luna. Due americani, astronauti dell’Apollo 11, hanno guidato il loro fragile modulo lunare senza intoppi fino allo storico sbarco ieri alle 16:17:40. Neil A. Armstrong, il comandante trentottenne, ha comunicato via radio con la Terra e la sala di controllo della missione:

“Houston, Tranquility Base here. The Eagle has landed.”

Il New York Times esordisce con una frase semplice ma d’effetto. Una frase che una volta letta sembra fantascienza, ma che al contrario rappresenta la realtà. Lo sbarco sulla luna è un momento che chi ha avuto la fortuna di vivere ricorderà per sempre. Non a caso c’è chi conserva gelosamente questo numero del New York Times.

4. 1 gennaio 2000: 1/1/00: Around The World; Past, Present and Future in One Stroke

“Duemila anni dopo l’oscura nascita di Cristo in una città polverosa della Giudea, sei miliardi di persone nel mondo – la maggior parte dei quali non cristiani e molti di loro preoccupati per il terrorismo, i computer, le diete, i conti bancari, la politica e i pericoli del futuro – hanno guidato il loro pianeta attraverso la linea invisibile del tempo e oggi, con il consenso comune, guardano all’alba di un nuovo millennio.”

Il New York Times accoglie il nuovo millennio con una sezione interamente dedicata alle svariate celebrazioni in tutto il mondo. In più, il giornale inserisce un numero speciale comprendente le prime tre pagine. Una con le notizie del 1 gennaio 1900. La seconda con le notizie effettive di quel giorno e la  terza predice gli eventi futuri del 1 gennaio 2100.

5. 12 settembre 2001: U.S. ATTACKED

“Continuava a peggiorare. L’orrore arrivò in episodici scoppi di incredulità agghiacciante, scanditi dapprima da pavimenti tremanti, eruzioni taglienti, finestre rotte. C’era l’effettiva insondabile creazione di un buco ampio e fiammeggiante prima in una delle due alte torri, e poi la stessa cosa capitò da capo alla sua gemella. C’era la vista crudele di corpi impotenti che cadevano, alcuni di loro in fiamme.”

L’anniversario di quel terribile 11 settembre – avvenuto qualche giorno fa – non potrà mai lasciare impassibile tutti i cittadini americani. Una ferita per certi versi ancora aperta a cui il New York Times dedica periodicamente un numero commemorativo.

 

Per qualche oscura ragione apparentemente illogica, a molti piace conservare i numeri del New York Times contenenti queste pagine di storia. Forse un modo per poter ricordare, celebrare e onorare qualcosa che fu. Ed è un po’ questo il fascino dei giornali, in particolare della carta stampata: frasi e parole che raccontano eventi passati diventano eterni, ancora più preziosi che solamente raccontati.

Chiara Cogliati
Leggi anche – Salute mentale, vittima inascoltata della pandemia
Ti sei perso il “Cronache di un Borderlain” di questo mese? CLICCA QUI

Leave a Response

Chiara Cogliati
Da un anno vive a Venezia dove studia, ogni tanto si rintana leggendo e ogni tanto pensando, anzi spesso, serve per fare tutto il resto. Le piace ascoltare, le riesce meglio che parlare, ma per fortuna sa anche scrivere, un pochino, e allora quello che vorrebbe dire a parole lo scrive, così si diverte.