Bon Voyage

Mangiare tipico all’estero: breve guida per non rimpiangere pizza, pasta e mandolino

Tempo di lettura: 6 minuti

Purtroppo, è risaputo: l’italiano all’estero è un gran noioso, sempre alla ricerca di pizze e pastasciutta (di cui puntualmente deve lamentarsi). D’altro canto, la rara volta in cui un italiano si apre al prodotto tipico del luogo che visita, vive un’esperienza per lo più scottante, complici le capitali sempre più turistificate, i ristoranti a  prezzi stellari e piatti che fanno effettivamente convincere che la gastronomia italiana sia a priori imbattibile.

Ma se viaggiare presuppone la voglia di scoprire cose nuove, visitare un luogo senza provarne il cibo vuol dire privarsi di più della metà dell’esperienza offerta. Il cibo è innanzitutto cultura: evitare di assaggiare un fish and chips o una francesinha equivale all’andare a Parigi e non vedere la Tour Eiffel.

Dov’è il segreto per calarsi tra i nativi e non rimpiangere le polpette della nonna? Nel trovare il locale giusto, ovviamente. E noi di Borderlain oggi veniamo in vostro soccorso, fornendovi una breve guida dei migliori locali non turistici in cui mangiare tipico all’estero.

Buon appetito!

London, United Kingdom: F Cooke

Partiamo da una delle città in cui è più difficile mangiare tipico quando si è all’estero: Londra. Come ogni capitale che si rispetti, la città è fortemente multietnica. Ciò rende davvero complicato individuare luoghi autentici e genuini tra la sovrabbondanza di offerte del centro città.

Ma se saltate sull’Overground (la linea esterna della metro londinese) e scendete alla fermata di Hoxton, potrete provare dei deliziosi Pie & mash da F Cooke. Dall’atmosfera superfriendly – e per questo semplice e nemmeno curatissima nel dettaglio – difficilmente vi imbatterete in un turista: fondato nel 1862, F Cooke è attualmente il più antico locale a servire le pie, pasticci a base di carne accompagnate dal mash, il più noto puré di patate. Il tutto è servito in una salsa verde al prezzemolo, tradizionalmente preparata con l’acqua delle anguille in umido. Non a caso, un altro piatto tipico è l’anguilla in gelatina con aceto piccante.

La maggior parte dei piatti inglesi proviene da tradizioni operaie, e sono dunque realizzati con ingredienti poveri e semplici. Ordinare un Pie & mash a Piccadilly Circus è perciò da totali incoscienti… ammesso che troviate un locale che li abbia a menù!

F Cooke

150 Hoxton St, London N1 6SH, United Kingdom

Dublin, Ireland: The Celt

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da The Celt (@theceltdublin)

Restando in ambito anglosassone, ci spostiamo nella patria degli Irish pub. Seppur più piccola e meno battuta, Dublino è una grande città e in quanto tale presenta tutti i disagi culinari del caso. Tuttavia, riesce ancora a mantenere una più spiccata autenticità, come tutto il resto della nazione di cui è capitale.

Nell’immaginario comune, l’Irish pub è un luogo in cui mangiare a sbafo e ingozzarsi di birra, mentre si canta e si balla sui tavoli. Ebbene, Il The Celt è esattamente tutto questo. Situato in pieno centro, si nasconde in fondo alla strada che ospita la statua di James Joyce. Il locale offre musiche tipiche, sale patriottiche e vecchietti rubicondi. L’offerta culinaria è quella tipica irlandese, delle case dei cittadini: qui potrete provare la portata principale della gastronomia irlandese, l’Irish stew, uno stufato di carne di manzo con verdure e ortaggi, sfumato con la birra Guinness, natìa proprio di Dublino. La birra regna sovrana: assaggerete anche il pane alla Guinness, un pane nero dolcissimo, servito con burro morbido. Una vera goduria per il palato.

Nell’aria frizzante e ribelle del The Celt, sarete voi gli unici turisti. Nel conto sono compresi il vecchietto che vi tempesterà di domande in dialetto irlandese e un po’ di vecchi ricordi dei tempi dell’IRA. Scordatevi, insomma, i pub irlandesi che conosciamo: non troverete nessun hamburger con doppio cheddar, ma tante pietanze che vale la pena di provare.

The Celt

81 Talbot St, North City, Dublin, D01 YK51, Ireland

Paris, France: Boulangerie Murciano

Se mangiare tipico all’estero è impresa complicata, a Parigi è quasi impossibile. Complici prezzi stellari e una gastronomia più haute cuisine che adatta al quotidiano, il luogo adatto in cui assaggiare piatti della tradizione non è di certo la capitale.

Però, a differenza di altri paesi, Parigi straborda di luoghi in cui mangiare dolci. Le crêpes e i croissant sono buoni in qualsiasi boulangerie della città (fatta eccezione per le catene). Ma ce n’è una in particolare che rapirà il vostro cuore: stiamo parlando di Murciano, pasticceria – boulangerie situata nel cuore del Marais, l’ex quartiere ebraico della capitale francese.

Le Marais è ad oggi uno dei quartieri più chic della capitale, ricco di negozi di livello e di gallerie d’arte. In una delle sue affascinanti stradine si nasconde questo luogo blu e oro: sembra quasi di fare ingresso in una chiesa barocca. Le prelibatezze sono infinite ma di certo quella assolutamente da provare è il croissant aux amandes, ovvero, un croissant alle mandorle, cremoso e croccante allo stesso tempo. Ricetta che nasce dall’unione tra il sapore ebraico e la più grande tradizione francese.

Insomma, Murciano è una tappa che consigliamo a tutti, poiché poco conosciuta, squisita, economica e davvero caratteristica della città più inflazionata al mondo.

Boulangerie Murciano

16 Rue des Rosiers, 75004 Paris, France

Lisboa/Sintra, Portugal: Villa Craft Beer&Bread

Mangiare tipico all’estero diventa facile se si è in Portogallo, dove la semplicità e la qualità delle materie prime sono alla base della tradizione culinaria di questo Paese. Inoltre, il Portogallo è una nazione decisamente economica: di conseguenza, buona parte dei luoghi di ristoro è davvero alla portata di tutti, turistici o meno che siano.

Infatti, oltre a consigliarvi una pasticceria eccezionale seppur super turistica in cui assaggiare il miglior Pastel de nata della vostra vita (parliamo ovviamente di Pasteis de Belem), vi consigliamo altrettanto di mettervi comodi su un treno e raggiungere la piccola cittadina di Sintra. A pochi km da Lisbona, in questo paesino patrimonio mondiale dell’UNESCO, si trova Villa Craft Beer&Bread, un ristorantino magico per atmosfera e cibo, non battuto dai turisti perché in una strada secondaria e in salita rispetto alla piazza principale.

Si mangia all’interno di un ampio laboratorio/cucina, circondati da banconi da lavoro e da credenze strabordanti di vasetti, salsicce, farine e tanto altro. Non potrete esimervi dal provare la farinheira, classica salsiccia portoghese di grasso di maiale, servita in del morbido pane fatto in casa. O il Cachaço de porco, l’equivalente del nostro pulled pork. O le bruschette vegetariane, lì fatte con l’impasto della pizza-focaccia. Il tutto accompagnato da un’ampia scelte di birre prodotte direttamente dalla casa, per un totale minore ai 15 euro.

Allora, non vi è venuta voglia di andarci?

Villa Craft Beer&Bread

Calçada Rio do Porto, 2710-616 Sintra, Portugal

Bruges, Belgique: Sanseveria

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Sanseveria (@sanseveria_official)

Se si tratta del Belgio, mangiare tipico all’estero non diventa un ostacolo insormontabile. Infatti, nel peggiore dei casi si può andare avanti a frites – il Belgio è la terra natìa delle patatine fritte -, ma non si può lasciare il Paese delle Fiandre senza provare piatti dai sapori un po’ più nordici. A Bruxelles impazzano i ristoranti con menù fissi che offrono frites e moules frites (le cozze) a prezzi apparentemente modici ma dalla qualità di dubbia provenienza. Anche in questo caso basta spostarsi un po’ fuori dalla capitale (prendete tutti questi consigli non solo come consigli culinari, ma anche di itinerari di viaggio!) per assaggiare il bagel più buono al mondo.

Bruges è il paesino fiammingo tra i più visitati in assoluto. Con i suoi paesaggi spettacolari e fiabeschi, vien da sé che abbia pochi ristoranti, tutti cari e tutti turistici. Se ci si avventura nelle strade interne, quelle abitate dai pochi nativi, ci si imbatte però in Sanseveria, una “bageleria” calda e accogliente, alla portata dei gusti di tutti. Funziona tutto in modo molto semplice: si sceglie il bagel (una ciambella di pane tipica del nord Europa) che si preferisce e la quantità di prodotti che più ci aggrada con cui farcirlo, tutti rigorosamente originari del territorio. Tra formaggi, carni, salumi e verdure, vi sazierete con una decina di euro senza farvi venire un’intossicazione alimentare da cozze svuotandovi il portafoglio.

Sanseveria Bagelsalon

Predikherenstraat 11, 8000 Brugge, Belgium

Berlin, Deutschland: Café am Neuen See

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Café am Neuen See (@cafeamneuensee)

Concludiamo consigliandovi un luogo ameno, ancora (fortunatamente) poco battuto dai turisti, in cui mangiare tipico all’estero. Il Café am Neuen See è una caffetteria/tavola calda nascosta nella vegetazione del Tier Garten di Berlino, costruito su delle palafitte su un laghetto, impossibile da vedersi passeggiando autonomamente nel grande parco.

Al di là della spettacolarità del luogo, Il Café offre una grande quantità di cibi: vassoio alla mano, si può ordinare tutto ciò che si vuole e posizionarsi su uno dei tanti tavolini in legno a ridosso del lago. Immancabili e da provare, Bratwurst e Currywurst, accompagnati dal pane di segale.

Berlino, in effetti, non è una capitale in cui si spende molto per mangiare. Abbondano i mercatini e le bancarelle, ma volete mettere spendere poco e mangiare sul lago, piuttosto che spendere poco e mangiare ai piedi della Fernseh Tur?

Café am neuen See

Lichtensteinallee 2, 10787 Berlin, Germany

Sara Maietta
LEGGI ANCHE – Le città più vivibili del 2021: dove si vive meglio nonostante la pandemia?
Ti sei perso il “Cronache di un Borderlain” del mese scorso? CLICCA QUI

Leave a Response

Sara Maietta
Una vita ascrivibile all'ABCD: aspirante curatrice, bookalcoholic, catalizzatore di dissenso e dadaista senza speranze.