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5 rom com che non sapevate fossero ispirate a classici della letteratura

Tempo di lettura: 4 minuti

Nel mondo delle trasposizioni cinematografiche del piccolo e del grande schermo esiste e persiste una diatriba storica. Da un lato, chi difende a spada tratta il libro, il romanzo o il fumetto da cui il film è tratto. Dall’altro, chi del testo in questione non conosce nemmeno l’esistenza. In entrambi i casi è davvero un peccato, soprattutto per i secondi che si perdono delle vere e proprie chicche, decisamente apprezzabili sullo schermo.

L’universo delle rom com (affettuosa abbreviazione di romantic comedies), tra tutti, stupisce per essere riuscito negli anni a trasporre numerosi classici della letteratura senza cadere nella riproduzione fedele, bensì rivisitandoli in chiave fresca e moderna.

Ecco a voi una lista di 5 rom com che non sapevate fossero ispirate a classici della letteratura.

1. Clueless (Ragazze a Beverly Hills), 1995

Fa da capofila a questa piccola rassegna Clueless, il film scritto e diretto da Amy Heckerling del 1995. A metà strada tra la rom com e la teen comedy, è la storia di Cher (Alicia Silverstone), una ricca, viziata e brillante liceale di Beverly Hills. La bella sedicenne è piuttosto corteggiata nella scuola, ma si può dire che lei sia disgustata dai suoi coetanei tanto quanto sia enormemente interessata allo shopping. Per cercare di migliorare i suoi voti scolastici, decide di far innamorare due professori: riuscendo brillantemente nell’impresa, inizierà a mettere in atto tutta una serie di buone azioni, ma i risultati non sono quelli sperati.

Il film ebbe un successo enorme. Le battute sagaci ed ironiche dei personaggi e il contributo dei Radiohead alla colonna sonora lo rendono ancora oggi un cult degli anni ’90. Ciò che stupisce è che sia liberamente ispirato al romanzo Emma di Jane Austen, del 1815: in effetti, il personaggio algido e fiero di sé, scostante fino all’ultimo con l’uomo che capisce stranamente di amare – e che si compiace più di sé stessa che delle azioni messe in pratica – è proprio l’eroina austeniana, ma alla guida di una Range Rover rosa scintillante.

2. Bridget Jones’s Diary (Il diario di Bridget Jones), 2001

Jane Austen colpisce ancora: pochi anni dopo, ecco comparire la storia dell’impacciata 30enne Bridget (Renée Zellweger) che, decisa a prendere in mano le redini della propria vita, si strugge nella scelta d’amore tra un incantevole Mark Darcy (Colin Firth) e un farfallone Daniel Cleaver (Hugh Grant). Il film è tra i più conosciuti e amati dalle donne di ogni generazione, con l’happy ending che tanto piace e due seguiti altrettanto gradevoli.

Il film, girato da Sharon Maguire, è tratto dall’omonimo libro della scrittrice Helen Fielding. Ma non è tanto questo libro ad interessarci, quanto più Orgoglio e Pregiudizio della già citata Austen che sembra aver dato infiniti spunti sia alla scrittrice che alla regista (Mark Darcy è Mr. Darcy, di nome e di fatto).

3. 10 Things I Hate About You (10 cose che odio di te), 1999

Un giovanissimo Heath Ledger che canta Can’t Take My Eyes Off of You sui gradoni del campo sportivo della scuola: è sicuramente questa la scena che resta nel cuore di chiunque abbia visto questo film, paragonabile solo alla poesia letta in lacrime da Kat (Julia Stiles).

La storia di Kat e Patrick gira intorno ad una scommessa: Kat è un maschiaccio, Patrick un ribelle. Nulla di più incompatibile, ma la sorella maggiore necessita che Kat si fidanzi per poter uscire anche lei con un ragazzo, come ordinato dal padre. Patrick viene perciò pagato per far innamorare Kat. Il resto è storia.

Eppure la cosa più sconcertante di questo film non è che Heath Ledger sapesse anche cantare. Il titolo del film è tratto da un’omonima poesia di William Shakespeare, contenuta nella commedia La Bisbetica Domata. Di cui, per l’appunto, il film è una trasposizione in chiave giovanile.

4. West Side Story, 1957

Sorpresa: il musical che ha fatto la storia del genere è un libero adattamento di Romeo e Giulietta di Shakespeare. Non a caso, le affinità sono molte e lampanti. Ambientato nell’Upper West Side della New York della metà degli anni cinquanta, West Side Story racconta delle rivalità tra due bande di adolescenti: gli Sharks, composta da immigrati portoricani, e i Jets, una gang di ragazzi bianchi. In questo clima di odio e intolleranza, Tony, un ex Jets e miglior amico del loro capo, si innamora di Maria, la sorella del leader degli Sharks.

Nonostante il riadattamento che lo annovera tra le rom com ispirate a classici della letteratura, West Side Story fu allora di una contemporaneità disarmante. Il musical si svolge negli ultimi anni cinquanta, prima del forte fenomeno di rigenerazione urbana dell’inizio degli anni sessanta che cambiò radicalmente il quartiere, da multietnico e popolare quale era a raffinato e residenziale. Affrontare tematiche sociali in uno stile di intrattenimento come quello del musical non era così ovvio all’epoca: con la musica sofisticata e l’interesse per questioni sociali e razziali, West Side Story segnò un punto di svolta nel teatro musicale.

5. Un profil pour deux (Un profilo per due), 2017

Concludiamo la rassegna con un film molto più recente rispetto agli altri, ma che non può mancare tra le rom com ispirate a classici della letteratura. Un profilo per due è la deliziosa storia di un anziano signore (Pierre Richard) che soffre molto per la perdita della moglie. La figlia che lo va a trovare e si occupa di lui gli regala un computer che non usa più e gli manda Alex, l’attuale compagno della figlia, per insegnargli i primi rudimenti informatici. Pierre impara così a navigare in rete e su un sito di incontri conosce Flora, una donna giovane e bella, che attrae con il suo romanticismo. Quando arriva però il momento dell’incontro, Pierre comprende che non può essere lui a presentarsi e chiede ad Alex di andarci al suo posto.

Se diciamo che il film è la rilettura moderna del Cyrano de Bergerac, potete immaginare come andrà a finire?

Sara Maietta
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Sara Maietta
Una vita ascrivibile all'ABCD: aspirante curatrice, bookalcoholic, catalizzatore di dissenso e dadaista senza speranze.