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Auschwitz di parte: l’aberrante scelta di un signore definito sindaco

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Predappio non parteciperà al Treno della Memoria della Regione Emilia Romagna. Questa la decisione del sindaco 

Ci sono valori che dovrebbero essere condivisi, trasmessi e sostenuti da qualsiasi forza politica. Fra questi rientra la memoria a proposito dei fatti avvenuti durante ls Seconda Guerra Mondiale. Eppure il sindaco di Predappio non la pensa così. Ha infatti negato a due studenti delle scuole elementari di partecipare al viaggio ad Auschwitz sul Treno della Memoria. 

A far discutere è la motivazione con cui il sindaco del paesino romagnolo ha giustificato la scelta. Per il primo cittadino di Predappio il viaggio che la Regione Emilia Romagna organizza nel campo di sterminio di Auschwitz sarebbe di parte; per questo Roberto Canali ha negato il contributo economico che il suo comune avrebbe dovuto versare per fare partire i due piccoli cittadini. 

Una scelta molto pesante che non può essere classificata se non come una scelta politica. Non vieta nessuno di organizzare altri viaggi di istruzione sui luoghi delle nefandezze avvenute nella storia. Perché non organizzarli in aggiunta al viaggio ad Auschwitz? Quale ragione può avere negare a due studenti di visitare un luogo nel quale è avvenuto il più grande sterminio della storia? Apparentemente nessuno se non quella di mandare un messaggio politico chiaro e inequivocabile.

Senza nessuna intenzione polemica ma pare strano come un sindaco di Centrodestra ingaggi una battaglia proprio su un viaggio di istruzione ad Auschwitz. Sempre senza alcuna intenzione polemica è difficile non immaginare come questa scelta non voglia essere un messaggio ben definito. Per di più nel paese natale di Benito Mussolini. É ancor più simbolico se una simile posizione viene assunta pochi giorni dopo l’astensione di tutto il Centrodestra sulla proposta di Liliana Segre di istituire una commissione parlamentare contro il razzismo. 

Anche sforzandosi risulta assai difficile non legare i fatti. La domanda è sempre la stessa: chi avrebbe vietato al sindaco di Predappio di organizzare altri viaggi costruendo altre opportunità didattiche in aggiunta a quella messa in campo dalla Regione? É una domanda alla quale c’è un’unica e semplice risposta: nessuno. Dunque l’episodio predappiese non può lasciare indifferenti: è un gesto politico a scapito di giovani studenti che avrebbero potuto partecipare ad un viaggio per la cittadinanza planetaria.

Perché recarsi ad Auschwitz non è né di sinistra, né di destra e tantomeno di centro. É un gesto universale che serve a formarsi per essere cittadini consapevoli. Fa strano pensare come il signore che nega questa opportunità a dei giovani studenti di scuola elementare sia chiamato sindaco.                              

Federico Feliziani

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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.