10 hamburgerie/paninerie "della ripartenza"
Cucina

Le 10 hamburgerie/paninerie “della ripartenza” secondo Borderlain.it

Tempo di lettura: 7 minuti

Dopo il grande successo delle 10 pizzerie “della ripartenza”, abbiamo deciso di proseguire con questa speciale rubrica.
Perché parliamo di “ripartenza” accostata a piatti da leccarsi i baffi della nostra (e altrui) cucina?
Perché il settore della ristorazione è stato – ed è – tra quelli che più hanno sofferto a causa della crisi scaturita dalla pandemia da coronavirus e dalle misure di contenimento attuate dal governo.
Scegliere un ristorante piuttosto che un altro, oggi, non è soltanto assecondare le proprie papille gustative, ma anche sostenere gli sforzi di persone che si dedicano anima e corpo a questo settore (talvolta per tutta la vita).

Dopo la pizza, stavolta saranno protagonisti i panini. Dagli hamburger (di carne e veg) a tutto ciò che rientra nella categoria di “cose buone in mezzo al pane”.
Un’altra volta i nostri bloggers hanno affilato forchetta e coltello… anzi no: si sono igienizzati le mani e ci hanno raccontato le proprie esperienze nei ristoranti delle proprie città.

PUOK BURGER STORE, Napoli- Consigliato da Sara M.

10 hamburgerie "della ripartenza"

Napoli è la città più strabordante di pizzerie, ma non solo. Le paninoteche sono un altro fiore all’occhiello, ma su tutte svetta una: Puok Burger Store.
La sapiente mano di Egidio, accompagnata dal suo cuore goloso, sperimenta ormai da cinque anni accostamenti paninari prelibatissimi (così come le materie prime e la fantasia culinaria) da leccarsi i baffi. I panini di Puok non vanno modificati: vanno presi a fiducia così come sono, e credeteci, non ci sarà da pentirsene.
Nell’olimpo rientra sicuro Porco Verde: pancia magra di maiale (l’unica cosa magra di questo panino), patate al forno, provola affumicata e crema di pistacchi homemade. Non è un panino, ma un’esperienza, da gustare rigorosamente in piedi sporcandosi dalla felicità.

BIFBURGER, San Giuseppe Vesuviano (NA) -Consigliato da Nicola

10 hamburgerie "della ripartenza"

Carne di scottona, rucola, pomodorini e scaglie di parmigiano: la tagliata di manzo, un classico intramontabile che deve essere presente in qualsiasi ristorante di carne che si rispetti. E se la bontà di questa pietanza fosse racchiusa in un panino?

A questa domanda risponde Bifburger, con il suo Tagliatabif. Qualcosa di più di un semplice panino, unisce la prelibatezza della carne selezione Bifulco alla qualità di contorni semplici ma capaci di coronare un’esperienza fast food di primordine.

In foto, al posto della tagliata di carne, il protagonista è l’hamburger di scottona. Una gradita alternativa per gli irriducibili del classico panino del fine settimana.

THEOBROMA, Aversa – Consigliato da Margherita

10 hamburgerie "della ripartenza"

Quando torno in patria cerco di non farmi sfuggire l’occasione di passare da TheoBroma ad Aversa. Panini componibili o già “impostati” per accontentare i palati più indecisi e quelli più determinati.
E poi, oltre al panino, Theobroma è atmosfera: serate giochi e musica dal vivo per intrattenersi piacevolmente tra un morso e l’altro.

BURGER WAVE, Milano – Consigliato da Carlotta

10 hamburgerie "della ripartenza"

Cosa si chiama “The Ripper” ma non è Jack? Che domande, è il panino di carne alla Burger Wave made in Navigli Milano. Auguro a tutti l’esplosione di sapori che regala il sugo di carne con l uovo e il bacon croc croc-ante, il tutto accompagnato dall’ applauso delle patatine di contorno intinte nelle 3 salsine a scelta.
Nel mio cuore rimane comunque la nostra prima volta, mia e del manzo grigliato, che vi giuro mi ha fatto dimenticare la quarantena per il tempo della masticazione.
Solo non mi ricordo quale avevo preso, ma non c’è problema, li proverò tutti a partire da quello in foto, lo Sloppy Joe: cipolle caramellate e la voglia di non alzarti dal tavolo.

FERMENTO, Brescia – Consigliato da Sara T.

Quando Marshall Eriksenn, uno dei protagonisti della serie tv How I Met Your Mother, parlava dell’hamburger più buono di New York e costringeva il suo gruppo di amici a girare in lungo e in largo la città alla ricerca di quel fantomatico posto che realizzava un hamburger paradisiaco, aveva tutte le ragioni del mondo. L’hamburger, inteso come panino con carne e condimenti vari, se fatto veramente bene potrebbe portare le papille gustative in estasi. Non posso dire di aver provato tutti gli hamburger di Brescia, questo è ovvio. Però vi posso assicurare che i panini di Fermento sono una garanzia. Il pane è artigianale, la carne è di ottima qualità e ci sono più varietà tra cui scegliere e i condimenti sono vari, talvolta insoliti: pesto, crema di parmigiano, pomodori soleggiati… C’è la possibilità di comporre il proprio panino come si preferisce, scegliendo tra i vari ingredienti disponibili, oppure provarne uno del loro menù, spaziando da quelli più tradizionali alle versioni gourmet. Tutti, ovviamente, sono accompagnati da un contorno di patatine fritte. Non vi basta? La loro lista di birre artigianali conterrà di sicuro quella perfetta da abbinare al vostro hamburger. Provare per credere.

Mens Sana, Faenza (RA) – Consigliato da Serena Zoe

Siete mai stati a Faenza? Senza elencare qui tutti i motivi per cui dovreste visitare questo gioiellino poco noto dell’entroterra romagnolo, posso dirvi che vale la visita anche soltanto per un hamburger al Mens Sana. Inaugurato nel giugno 2014 come cocktail bar, ha rubato il cuore a chiunque con il suo magico dehor estivo e ottimi pestati alla frutta.

La vera svolta, però, è arrivata con l’introduzione del loro scenografico Food Truck, una piccola roulotte posta all’esterno dove avviene la preparazione dei burgers: il menu vanta proposte per tutti i gusti, con abbinamenti ricercati e mai scontati. Il mio preferito è l’ “Italian Job” (Pane di pasta madre San Patrignano, filo d’olio Brisighello D.O.P., riduzione all’aceto balsamico, stracciatella di burrata, medaglione di bovino, pomodorini rossi soleggiati, basilico in foglie e un secondo strato di stracciatella di burrata), ma in foto, nella versione asporto, figura il “Contadino is Dead” (Pane di pasta madre San Patrignano, salsa agrodolce di fichi e marsala, Roquefort erborinato di pecora, medaglione di bovino e spinacino fresco): libidinoso.

LA MUCCA VIOLA LOCANDA GOURMET, Russi (RA) – Consigliato da Pietro e Serena Zoe

Incuriositi e affamati, una sera di luglio ci siamo diretti verso questa hamburgeria in provincia di Ravenna.
L’esterno del locale è molto semplice, ma guai a pensare che chi ci lavora non sia attento ai dettagli. È, infatti, entrando nella sala principale che subito si intuisce la voglia dei gestori di regalare un’esperienza di divertimento e leggerezza, oltre che gustativa, ai propri clienti. Tavoli in legno, sedie e pareti colorate (con viola predominante) e rispetto assoluto dell’igiene e del distanziamento sociale.

Anche il menù – rigorosamente da codice QR o dall’app dedicata – è molto simpatico, ma ora passiamo alle cose serie. I panini.
Ordiniamo un Pickett  e un La Viola Romagnola e, dopo qualche minuto (visualizzando il cartello di fronte a noi che ci informava di questa possibilità) li chiediamo in versione extra large.
Avete presente tutti quei luoghi comuni sul fatto che da Roma in su si tenda ad essere molto stretti con le porzioni? Scordateveli.
Da La Mucca Viola abbiamo mangiato i panini più grandi della nostra vita. In particolare La Viola Romagnola era un capolavoro di arte grassa.
Personalmente mi sono innamorato del condimento del Pickett: pane artigianale verde, 200 gr di hamburger di manzo, bacon croccante, stracciatella, marmellata ai frutti rossi, rucola Un equilibrio a dir poco perfetto di sapori.

Concludiamo la nostra cena sazi (tanto) e la grande simpatia dello staff. Chiediamo alla titolare il perché del nome “La Mucca Viola”. Ci viene indicato, in una cornice, questo libro di Seth Godin. Vi invitiamo a scoprire personalmente il motivo di questo nome.

CORNETTI NIGHT, Torino – Consigliato da Margherita

Fatto con lo stesso impasto della pizza ma farcito come un panino, il panuozzo napoletano entra di diritto nella categoria paninosa. Vivendo a Torino da quattro anni, ho avuto modo di sperimentarne qualcuno ma il mio cuore partenopeo batte più forte davanti al panuozzo di Cornetti Night. Non fatevi ingannare dal nome: i cornetti sono la loro specialità ma sul salato sono imbattibili. Per stomaci ampi ed esigenti, il panuozzo con polpette e parmigiana è stato una scoperta sensazionale: un ritorno alla “marenna” da stadio della domenica pomeriggio.

FLOWER BURGER, Bologna – Consigliato da Letizia

I puristi storceranno il naso e forse gli amanti della tradizione faranno fatica a immaginarlo, ma nell’immenso panorama della cultura street food esiste addirittura una vasta offerta di hamburger vegetariani e vegani. Non abbiate paura, non si tratta di prodotti precotti o di origine chimica, negli ultimi anni i ristoratori che mettono in campo ingredienti altamente selezionati di pura origine vegetale sono cresciuti a dismisura, e le loro sperimentazioni sempre più ardite riescono a offrirci esperienze di pura goduria tanto per l’occhio quanto per il palato.

Tra una cotoletta alla bolognese e un piatto di tortellini, proprio nell’insospettabile e grassa Bologna ho mangiato uno dei più buoni hamburger vegani che mi sia capitato di provare in vita mia. Il locale si chiama Flower Burger, si trova in una delle vie secondarie del centro città (Via Riva Reno, 118), si fa notare per i colori sgargianti dei suoi arredamenti e per una offerta di panini limitata ma curata fin nei minimi dettagli: dai burger di ceci a quelli di quinoa o fagioli rossi, con salse piccati e tartare di cipolle di tropea, i gusti decisi e gli accostamenti azzeccatissimi raggiungono i livelli delle migliori hamburgherie gourmet, a un prezzo decisamente più ridotto e senza sensi di colpa! Da non perdere!

Un plus di notevole importanza: i bun sono tutti aromatizzati (curcuma, carota nera, barbabietola), colorati e buonissimi!

PIZZERIA TEMAGNA, San Nicandro Garganico (FG) – Consigliato da Enzo

Ero andato da Temagna per mangiare una pizza, ma scoprire degli hamburgers in menù è stata una sorpresa così bene accetta da farmi cambiare idea sull’ordinazione. Hamburger, dunque, è stato.

Un All Black, per la precisione, con 200g di carne black angus, pane al carbone vegetale, cheddar, lattughina e salsa bbq home made. Il tutto accompagnato da verdure di stagione grigliate e formaggio pugliese. Il risultato è un mix di sapori che alla più classica tradizione in fatto di burgers unisce i profumi mediterranei. E si rimane soddisfatti, per qualità e quantità.
Che Dio benedica le sorprese!

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2 Comments

  1. Peccato che avete mancato Bros an Bun di San Giorgio a Cremano, Napoli, già quotato tra i migliori locali d’Italia.

    1. Ciao Enrico, grazie per il tuo commento. I nostri panini preferiti rispecchiano non solo le nostre scelte di gusto personali ma anche le nostre possibilità “geografiche”. Abbiamo voluto inserire solo panini che abbiamo “conosciuto di persona” e quello che tu suggerisci non siamo riusciti a provarlo. Ma hai fatto bene a segnalarcelo, non appena potremo, lo proveremo. Continua a seguirci per darci altri apprezzati spunti culinari 🙂

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