Governo Conte due
Politica

Governo Conte due, maggioranza giallo-rossa: equilibri e inciampi

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La maggioranza giallo-rossa regge sia alla Camera sia al Senato. Con i senatori Paragone e Richetti astenuti, Giuseppe Conte può ricominciare con un approccio diverso al mondo. 

E’ finalmente nato il governo Conte due e con lui la maggioranza giallo rossa. Un esecutivo che ha già ottenuto  un prestigioso merito: quello di essere il primo governo della storia repubblicana presieduto dallo stesso Presidente del Consiglio dopo un cambio di maggioranza. Infatti, oltre ad accendere il motore del nuovo governo di Giuseppe Conte, i voti di Lunedì e Martedì in Parlamento hanno sancito una nuova maggioranza. L’alleanza fra Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico e Articolo Uno è adesso sostenuta e concretizzata da numeri parlamentari.

Sì alla fiducia: via al programma.

Voti che sono arrivati dopo un intervento di Giuseppe Conte caratterizzato da un linguaggio mite. Una nuova veste per il professore di diritto che ha elencato i punti del programma omogeneo su cui si fonda il suo nuovo governo. Un discorso radicalmente opposto rispetto a quello pronunciato un anno e mezzo fa in Senato.  Lunedì, alla Camera, Conte ha voluto ristabilire un equilibrio e un rispetto per le istituzioni. Il clima differente lo si avverte soprattutto sui temi europei: l’Unione non è più l’uomo nero da cui recarsi con il coltello fra i denti; nella nuova vita di Conte l’Europa diventa complice dell’azione di governo.

Il nuovo approccio di Giuseppe Conte lo si era già fiutato prima del suo intervento. La nomina di Paolo Gentiloni a commissario europeo, poi arricchita dalla delega agli affari economici, aveva già fatto intendere il nuovo orientamento comunitario.

Temi di confronto, incontro e scontro.

Sono molti i temi su cui la maggioranza giallo rossa vuole intervenire: dagli asili nido allo sviluppo imprenditoriale, per consentire ai giovani di rimanere in Italia dopo gli studi. Non manca nel programma del governo Conte due il tema del welfare con un occhio molto attento alle persone con disabilità alle quali – dice Conte- va assicurata assistenza senza dimenticare lo sviluppo della persona. Nella dualità del Conte uno e due la sfera della disabilità ha mantenuto, almeno nella retorica, lo stesso approccio da parte del Presidente del Consiglio mostrando un discreto trasporto. La differenza che metterà alla prova l’approccio alla disabilità di Conte è la scelta di aver tenuto questa materia in capo alla Presidenza del Consiglio.

A fare da disturbatore rispetto in un clima di novità sono i punti che restano inevasi dal compromesso fra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico. Sono già uscite interviste opposte sul futuro dei decreti sicurezza che fanno intuire una divergenza sull’approccio all’immigrazione. Ma arriveranno anche aspetti più succulenti, come la revoca delle concessioni autostradali o l’investimento nelle infrastrutture. In parte il dibattito sulla fiducia al nuovo governo ha messo in luce alcuni attriti presenti fra le forze neo alleati.

Il Senatore Paragone -poi astenuto nel voto- ha ricordato il tema banche e le diverse opinioni fra Cinque Stelle e Partito Democratico. Anche il Senatore Richetti, da ieri sera non più nel PD, ha posto il problema che potrebbe concretizzarsi sul tema migrazioni. Del resto Conte è lo stesso Presidente del Consiglio che ha sottoscritto i provvedimenti dell’ex ministro Salvini. Per il momento la maggioranza giallo rossa ha risposto che recepirà le note del Presidente Mattarella che, secondo la visione dei partiti di maggioranza, cancellerebbero l’impronta salviniana.

Ci attende un’azione di governo sicuramente più mite che, per quello che può essere un bilanciamento democratico, ripristinerà un equilibrio messo a dura prova negli ultimi mesi. Nel contempo però sarà un periodo invaso da mine da schivare, disinnescare e maneggiare con cura. Ci sono i presupposti per porsi la stessa domanda quotidianamente: il governo Conte due riuscirà a proseguire nonostante i molti inciampi in cui si imbatterà?

Federico Feliziani

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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.