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Politica

Caro energia: il tema entra nel dibattito politico. Ma si invoca Draghi

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Lasciato agosto entriamo nel vivo della campagna elettorale con il tema dei temi alla vigilia della stagione autunnale: il caro energia che finalmente è entrata nelle agende dei leader.

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A tre settimane dal voto il caro energia è entrato prepotentemente nella campagna elettorale. Ci si attende infatti un periodo pesante per attività commerciali e imprese che chiedono un intervento al governo.

Che le forze politiche facciano affidamento su Draghi per trovare soluzioni immediate è piuttosto paradossale. Tuttavia da Azione continua la proposta di pax per trovare una soluzione immediata all’innanzanebnto del prezzo del gas. Una pace però molto complessa da raggiungere a campagna elettorale inoltrata con il Centrodestra sicuro di vincere.

Ma è complesso anche pensare che un governo dimissionario a camere sciolte possa intervenire su un problema così complesso con implicazioni internazionali. A questo punto sarebbe più comprensibile orientare lo scontro elettorale sul tema energia: aspetto che potrebbe attenuare il dato atteso per l’astensione.

Nucleare, rinnovabili, rigassificatori: le idee in campo

La questione è tutt’altro che banale, il conflitto fra Russia e Ucraina sta modificando tutti i piani di approvvigionamento in un momento dell’anno a ridosso del periodo freddo. Un  problema che richiederebbe soluzioni immediate come un tetto europeo al prezzo del gas. Soluzione non scontata se consideriamo la necessità dell’unanimità dei Paesi membri fra i quali ci sono esportatori di gas.

Per contro le forze politiche stanno avanzando le loro proposte per sostituire il gas russo andando dalle trivellazioni nelle acque nazionali ai rigassificatori; dalle rinnovabili al nucleare. Proposte diverse che vendono sfumature anche all’interno delle coalizioni. 

Certo è che il caro energia sarà il primo problema che dovrà affrontare il prossimo governo. Proprio per questo Meloni -data per favorita a Palazzo Chigi- si tiene cauta e concorda con la linea Draghi nello studiare soluzioni senza sforamenti di bilancio. 

Il rischio di dover ricorrere a razionamenti si fa molto concreto in un momento storico di recessione. Il caro energia dunque, non solo deve essere uno dei pochi temi di queste ultime settimane di campagna elettorale, deve ricevere soluzioni facilmente attuabili in pochissimo tempo.

Sotto questo punto di vista le rinnovabili da una parte e il nucleare dall’altra non lo solo. Il tetto al prezzo del gas forse, con i dovuti rischi, sembra la soluzione più percorribile. Anche per questo però serve un governo con poteri pieni. 

Federico Feliziani
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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.