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Conte bis, cosa accadrebbe se la piattaforma Rousseau dicesse di no?

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L’accordo fra Cinque Stelle e PD non è affatto scontato. E’ appeso al voto sulla piattaforma Rousseau: cappio non solo intorno al collo del governo. 

C’è una sicumera preoccupante sulle sorti del governo Conte due. E’ vero che l’accordo fra Movimento Cinque Stelle e PD sembra essere saldato anche da un Beppe Grillo piuttosto consenziente. C’è però un passaggio che potrebbe riservare sorprese. Il voto che il Movimento Cinque stelle chiederà ai propri iscritti domani sulla piattaforma Rousseau. 

Suscita sempre molte discussioni la modalità che i Cinque Stelle usano per coinvolgere gli iscritti al movimento. Tante sono le perplessità che emergono se si riflette approfonditamente su Rousseau. 

In questo caso non è però interessante infilarsi in questa polemica. Quello che in queste ore frenetiche nella formazione del governo Conte due importa è cosa accadrebbe se Rousseau dicesse no.

Nei giorni passati abbiamo visto un Movimento Cinque Stelle cresciuto, maturato. Talmente maturato da sedersi al tavolo con il Partito Democratico. 

Se però il suggello dell’accordo passa per un voto online che potrebbe dare, sì una risposta positiva, ma potrebbe dare con la stessa probabilità una risposta negativa sconfessando l’accordo, esiste un problema politico.

Di fatto le mediazione raggiunte in questi giorni da entrambe le forze politiche potrebbe essere state vane. Se il verdetto che emetterà Rousseau fosse negativo che cosa accadrebbe? Che cosa dovrebbe fare Luigi Di Maio? A voler essere ligi dovrebbe mandare tutto all’aria. Così facendo però il Movimento collezionerebbe una bruttissima caduta di stile istituzionale. E se il capo politico Di Maio decidesse di tirare dritto suggellando ugualmente l’accordo? Verrebbe meno a un principio fondato del Movimento Cinquine Stelle: quello dell’uno vale uno. A quel punto non si tratterebbe di restare in sella cercando un ruolo nel governo. In quell’istante per Di Maio sarebbe davvero finita per sempre avendo disatteso il volere degli iscritti. 

Un verdetto finale attende dunque il futuro di Conte e non solo. Dovremo attendere ancora poco tempo per poter dire di essere di fronte alla seconda vita di Giuseppe Conte. 

Articolo a cura di
Federico Feliziani

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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.