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Mezzi pubblici gratis in Lussemburgo: la rivoluzione arriva dal cuore dell’Europa

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Rivoluzione green nel cuore d’Europa. Mezzi pubblici gratis per tutti in Lussemburgo, è la misura varata dal Granducato membro fondatore dell’Unione europea. A partire da marzo è il primo Paese al mondo ad adottare tale disposizione sull’intera rete pubblica statale. Un provvedimento rivoluzionario per dare un segnale alla battaglia contro i cambiamenti climatici attraverso la riduzione dell’inquinamento dovuto alle auto private, incentivando l’utilizzo di treni, bus e tram.

Con una superficie di soli 2 586 km² e circa 600 mila abitanti, il Lussemburgo è da sempre un punto focale per quanto riguarda la politica e la finanza europea, essendo sede di istituzioni e banche. Incastonato tra Francia, Germania e Belgio, membro del Benelux e stato col maggiore PIL pro capite al mondo, oltre che socio fondatore di NATO e ONU. La sua capitale, città omonima, è tra le più vivibili d’Europa nel 2020 secondo l’annuale ranking ECA.

Mezzi pubblici gratis in Lussemburgo, il costo

Vista la posizione e la ricchezza generale del paese, sono circa 200 mila – quasi la metà della forza lavoro totale – i pendolari francesi, tedeschi e belga che ogni giorno vi si recano a lavorare. Per questo, in una nazione dove l’auto è il principale mezzo di spostamento, il governo ha deciso di rendere il Lussemburgo un “laboratorio per la mobilità”, come affermato dal ministro François Bausch. Una misura quella dei mezzi pubblici gratis per l’intero territorio del Lussemburgo che, al di là dell’impatto ecologico, garantirà alla gran parte della popolazione un risparmio annuo di 100 euro.

Il provvedimento prevede la gratuità dei trasporti pubblici per residenti e visitatori; con accordi ad hoc stipulati con le società ferroviarie delle nazioni confinanti per abbattere le tariffe dei biglietti che comprendono il passaggio in territorio lussemburghese. Unica eccezione, il biglietto di prima classe in treno resterà a pagamento. Un progetto che verrà supportato dai 500 milioni l’anno a carico dello stato; a fronte della perdita della vendita di biglietti, che ammontava finora a un totale di 41 milioni di euro annuali (considerando il prezzo di 2€ per biglietto, il doppio per un pass giornaliero), come riportato da BBC News.

Una disposizione che si inserisce nell’ambito di una strategia che prevede considerevoli investimenti in progetti per migliorare l’intero sistema infrastrutturale dei trasporti lussemburghesi. Sono previsti, infatti, quasi 4 miliardi di euro fino al 2027. Il governo stima inoltre che il numero di utenti del trasporto pubblico aumenterà del 20% nei prossimi cinque anni e che l’espansione della rete tranviaria e degli autobus sarà implementata per affrontarlo.

Altri esempi di trasporto pubblico gratuito

Dal 2013, anche a Tallinn, capitale dell’Estonia, i mezzi pubblici sono gratis per i residenti. Non è escluso in futuro l’estensione ai non residenti, ma il governo estone dovrebbe sobbarcarsi i 20 milioni di euro di spesa extra annui a suo carico. Esborso che non è ancora disposto ad affrontare.

Un altro piccolo esempio è quello della cittadina di Dunkerque, nord della Francia. Qui, nel 2018, è stata introdotta la gratuità dei bus, provvedimento che ha aumentato sensibilmente l’utilizzo del mezzo pubblico. Un’iniziativa che ha attirato anche l’attenzione di Anne Hidalgo, sindaco di Parigi, ma che ha avuto difficoltà ad attuare nella capitale francese.

Un futuro roseo sul modello lussemburghese

Tra celebrazioni con spettacoli musicali e di danza in tutte le stazioni, il ministro Bausch ha presentato l’iniziativa alla Pfaffenthal-Kirchberg station. Il suo slogan è stato: “Salta su e fai un giro con noi”. Un auspicio che apre una nuova era del trasporto pubblico, sperando che presto altri stati possano prendere esempio. Ma, soprattutto, si possa iniziare a lasciare l’auto a casa, utilizzando i mezzi pubblici in pianta stabile. Per contribuire alla riduzione del traffico e aiutare l’ambiente con dei piccoli, fondamentali, gesti.

Nicola Di Giuseppe

 

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Nicola Di Giuseppe
Un’anima straniera in un corpo napoletano, sognatore a tempo pieno e artistoide a tempo parziale. Si ciba di parole e arti visive, mentre viaggia, scopre nuove culture e tifa Napoli. Ogni tanto, poi, cerca di vincere il fantacalcio.