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Politica

Gemmato e lo scetticismo vax: l’imbarazzo al primo G20 di Meloni

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Mentre l’Europa rischia un conflitto allargato, durante il primo G20 di Meloni, il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato è tornato sulla questione vaccini esprimendo scetticismo.

Gemmato non sa come sarebbe andata senza vaccini. È imbarazzo per Meloni

Proprio mentre Giorgia Meloni stava affrontando il suo primo G20, in Italia ili sottosegretario alla salute Marcello Gemmato di Fratelli d’Italia ha affermato in diretta TV che non può sostenere come sarebbe andata se non fossero arrivati i vaccini anti Covid- 19. Per Gemmato in sostanza non sappiamo se l’attenuazione del virus sia dovuta alla massiccia vaccinazione della popolazione.

Una frase che ha acceso subito le polemiche, anche all’interno della maggioranza, sull’utilità dei vaccini nel contrasto alla pandemia. È Forza Italia a prendere le distanze da Gemmato ribadendo il ruolo fondamentale dei vaccini come arma contro il Coronavirus.

La presa di posizione più forte è arrivata però dall’opposizione con la richiesta di dimissioni del sottosegretario. Una mossa ragionevole e che sarebbe opportuna anche per la stessa Meloni che potrebbe avere qualche ricaduta dal comportamento di Gemmato. Anche perché la dichiarazione inequivocabile del sottosegretario coincide con l’intenzione del ministro Schillaci di avviare una campagna per incentivare la quarta dose. 

Il pacifismo non ha torto e il missile in Poionia lo fa emergere

Ore tesissime per l’Unione europea dopo i missili caduti in territorio polacco. Un incidente pare, che però ha messo subito in allerta l’alleata atlantica di cui fa parte la Polonia.

Momenti delicati per il conflitto ucraino che, almeno per un secondo, hanno fatto pensare ad una terza guerra mondiale: evento catastrofico che però è stato sulla bocca di molti esperti. 

Un episodio che fa comprendere quanto sia funambolesca questa situazione: corriamo su un filo sottile nella speranza che i capi delle potenze militari siano responsabili. Ecco che allora prepotentemente tornano gli appelli pacifisti in molti casi maldestramente semplificati.

Nessuno pensa che ci si possa difendere mettendo i fiori nei cannoni; quello che però sorprende è come si pensi solo al conflitto militare e non alla sua risoluzione. Sebbene le armi servano a difendersi, sono le stesse che possono accendere la miccia per qualcosa di più grande. 

Federico Feliziani
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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.