Cancel Culture
Società

Cancel Culture è la parola del 2019

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Il Macquarie Dictionary è un famoso dizionario australiano che ogni anno sceglie una parola per dimostrare come il linguaggio e la società si siano evoluti. Nel 2018, ad esempio, era stata scelta la parola “Me too”, il movimento che ha portato alla luce gli abusi e le molestie ad Hollywood. Quest’anno, invece, la parola è “Cancel Culture”.

Cosa vuol dire

Cancel Culture indica tutti quei comportamenti tesi ad eliminare dal lavoro coloro che mettono in atto comportamenti immorali, soprattutto le molestie sessuali. Testualmente il Macquarie lo definisce “la pratica di non supportare più persone, soprattutto celebrità, o prodotti riconosciuti come inaccettabili o problematici”.

Si tratta di abuso di potere, quando le persone in una posizione superiore abusano della loro autorità. Il movimento Me Too ha portato alla luce una serie di abusi nel mondo dello spettacolo. E non è nulla di nuovo, ovviamente.

In una società maschilista e patriarcale, le molestie avvengono in ogni ambiente. Anche in quello televisivo. Solo che questa volta i meccanismi sono stati portati sotto i riflettori.

Le conseguenze sono molteplici e spesso, data la rilevanza mediatica di questi casi, nasce una divisione in due gruppi: chi condanna a priori questi comportamenti e chi, invece, sostiene che la decisione prioritaria spetti alla legge e poi alla società privata.

Una discussione ancora aperta

Il dibattito intorno alla Cancel Culture è molto fervido, in quanto una legge vera e propria non esiste. Come agire quindi nei confronti di questi individui? Spesso si allontanano per un periodo, ma poi ritornano. E molte volte la decisione su come comportarsi spetta ai privati, ovvero alle varie società. Come ad esempio, Netflix che ha licenziato Kevin Spacey dopo varie accuse di molestie sessuali. In questo caso, la società ha deciso di prendere una determinata posizione e comportarsi di conseguenza.

Perché parola dell’anno

Il movimento Me Too, sviluppato l’anno scorso in conseguenza delle accuse di abusi sessuali nei confronti del produttore Weinstein, ha smascherato questi comportamenti portando poi ad un discussione su come agire in modo pratico ed efficace in questi casi.

Come già evidenziato, al momento, riguardo questi casi, c’è un vuoto legislativo. Ma proprio per questo è necessario discuterne e capire come muoversi e trovare dei metodi efficaci per rompere definitivamente la catena degli abusi di potere sul lavoro.

 

Articolo a cura di:

Sara Najjar

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Sara Najjar
Nata nel 1996 a Bologna e cresciuta nell'hinterland modenese, è ritornata nella sua città natale da pendolare dove ha studiato prima Educatore sociale e culturale e poi Pedagogia. Si circonda di gatti fin da quando è piccola e, tra le tante cose, si ciba di musica (principalmente indie), serie tv, libri e scrittura.