la vita in quarantena della nostra redazione
Società

#SiamoSullaStessaBarca: la vita in quarantena della nostra redazione

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#SiamoSullaStessaBarca è l’hashtag che Borderlain.it ha lanciato sui social per sentirci meno soli in questo particolare periodo per il Paese e per raccontare la vita in quarantena della nostra redazione. Siamo spettatori e vittime di un momento storico unico che ha stravolto completamente le nostre vite e le nostre priorità. Ci ritroviamo improvvisamente a fare i conti con noi stessi e con l’immane quantità di tempo a nostra disposizione a causa della quarantena.

Il web, accanto alla tv, rappresenta la nostra metaforica finestra sul mondo, sebbene, in questi giorni, stiamo riscoprendo l’importanza ed il valore di affacciarci fisicamente sulle nostre strade. Ecco allora che aprire la finestra, uscire sul balcone, diventano gesti di scoperta, segnali di solidarietà, momenti di libertà.

Noi borderlainers abbiamo guardato fuori dalle nostre finestre per raccontarvi come stiamo vivendo la quarantena.

Luca, 13 marzo, ore 18:00- Vista su giardino condominiale, Lonato del Garda (BS)

Luca

Giornale di bordo del Capitano, data astrale 1312.4. L’impossibile è successo. Abbiamo raccolto il segnale di emergenza di un pianeta in quarantena. Dopo una prima ricognizione abbiamo appreso che in una landa desolata vicino ad un lago, nel nord del Paese, un abitante trascorre la giornata così: cucina, bestemmia, legge notizie, bestemmia, gioca coi cani, bestemmia, chiama in azienda, beve, bestemmia, cucina, parla da solo, parla coi cani, chiama persone a lui care, bestemmia, continua a pensare alle persone care, cucina ancora, fissa il vuoto, dorme, mentre dorme bestemmia.

 

Carlotta, 13 marzo, ore 13:00- Milano, Navigli

Carlotta

Se devo essere sincera, essendomi trasferita per lavoro senza conoscere nessuno, sono ormai due anni in quarantena. Ma ora è diverso: la città svuotata ha perduto la sua essenza vitale. È il cane che porta fuori me quando sento la morsa della paura del domani ed è così che cammino nell’assordante silenzio osservando le luci accese delle case. Mai viste così tante insieme.. Poi leggo i messaggi che il web regala e mi invade la speranza. Mi corico pensando che non esiste notte tanto lunga da non permettere al sole di rinascere il giorno dopo. E mi ripeto che #andràtuttobene.

 

Chiara, 14 marzo, ore 17:00 – scorcio del meraviglioso giardino di casa mia, Casatenovo (LC)
Chiara
Se qualcuno qualche mese fa mi avesse detto che saremmo finiti reclusi in casa, beh, io non ci avrei creduto. Eppure è successo. Ormai siamo autorizzati ad uscire solo per comprovate esigenze di necessità (che poi, ditemi che non sono l’unica che ha dovuto cercare su Google cosa significa “comprovato”) . Ma non tutto il male va per nuocere, anzi, in queste giornate  ho trovato il tempo per dedicarmi a tutto quello che da tempo procrastinavo. Tra una lezione online e l’altra, mi ritaglio un momento per leggere un libro, guardami una serie tv, provare una nuova ricetta, passare un po’ di tempo con mia sorella, bermi una tisana, giocare al Monopoly con la mia famiglia, sentire gli amici su Skype.
Tutto questo significa che uscire non mi manca? Assolutamente no, mi manca eccome. Però, quante volte ci è capitato di desiderare un momento di pausa, da tutto e tutti? Ecco che questa volta ci viene offerto, e perciò cerchiamo di vedere il bicchiere (nel mio caso una tazza) mezzo pieno!
Sara T., 13 marzo 2020, ore 14.18 – vista su uno scorcio di Via Marconi, Bologna. In basso a sinistra alcune persone sono in coda per entrare alla Pam

Sara T

Sono Bresciana ma questa quarantena la sto passando a Bologna, dove studio. Le mie giornate trascorrono serene tra lezioni online e studio. Fortunatamente vivo con altre sei persone e la compagnia non manca. Insieme ai miei coinquilini abbiamo organizzato le Coronalimpiadi: abbiamo stilato un regolamento con delle prove da affrontare, si guadagnano o si perdono punti, in base all’esito della prova. Quando la quarantena finirà chi avrà il punteggio più alto otterrà una cena offerta dagli altri coinquilini. Il regolamento è in continuo aggiornamento, tutto può diventare un modo per perdere o guadagnare punti e la competizione è agguerritissima. Chi vincerà?

Margherita, 14 marzo 2020, ore 17:00- vista dalla mia mansarda sui tetti di Torino

Margherita

Sono tra quelli che la quarantena non la vive in pieno: per lavoro devo uscire ogni mattina e rientrare nel pomeriggio. Per strada c’è poca gente. Quella che c’è si avvolge nei propri pensieri e si volta a guardare l’altro solo se sente un colpo di tosse.  Quando torno da lavoro, divento uguale a tutti gli italiani che sono rinchiusi da una settimana, ma lo vivo con serenità: cucino, scrivo, mi alleno, leggo. Ciò di cui risento maggiormente è non poter viaggiare: gli spostamenti di lungo raggio, per me terrona al nord, sono di vitale importanza. Ogni giorno, con il mio Zenzy, guardo fuori e penso che, nonostante gli 800km che mi separano dalla mia famiglia, non solo #siamosullastessabarca ma siamo sotto lo stesso cielo.

 

Sara N., 15 marzo 2020, ore 12:54- Vista dal balcone, Carpi (MO)

Sara N

È un periodo difficile ma cerco comunque di riempire le mie giornate. Seguire le lezioni online mi aiuta a scandire i giorni e ad avere una routine e poi mi riposo, scrivo, disegno, guardo serie tv, ascolto musica, coccolo le mie gatte, parlo con le persone a me care. Ci sto provando, anche se l’ansia fa sempre da sottofondo.

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