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Emilia Romagna: la sfida per le regionali ai blocchi di partenza

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In Emilia Romagna si inizia a sentire profumo di elezioni e con esso le forze politiche entrano nel vivo del dibattito

Ormai manca poco. Fra poco più di un mese l’Emilia Romagna andrà ad elezioni per scegliere il suo presidente e rinnovare il Consiglio Regionale.

Una sfida piuttosto accesa che varca i confini regionali per trasformarsi in un voto di peso nazionale. In questa campagna elettorale Regione Emilia Romagna è presa come vessillo da più schieramenti politici.

Il fantino più agguerrito sembra Matteo Salvini. Insieme alla candidata Lucia Borgonzoni vedono la possibilità di mettere l’Emilia Romagna nella bacheca dei trofei elettorali. L’Emilia Romagna sarebbe per la Lega un trofeo prestigioso considerando come il Centrodestra non sia mai riuscito a conqustare elettoralmente questa regione.

Il leader della Lega ci crede a tal punto da organizzare un vero e proprio meeting in stile americano in un luogo considerato sacro per la sinistra come il Pala Dozza di Bologna. Una sfida che per Matteo Salvini passa anche dai simboli. In un territorio come l’Emilia Romagna, dall’importante valore per la sinistra italiana, Matteo Salvini intende viverci fino alla data del voto. Una sorta di sfida in un luogo dove nessun leader della destra è stato con intenzioni elettorali.

Mentre il Centrodestra dell’Emilia Romagna sembra compatto sotto il nome di Borgonzoni, a Sinistra i distinguo ci sono e iniziano a farsi vedere. Il Centrosinistra deve fare i conti con il ricandidato governatore uscente Stefano Bonaccini che ha già iniziato da molti mesi a raccontare i primati dell’Emilia Romagna. Comprovate eccellenze che dimostrano come Bonaccini sia un amministratore efficiente. Quello che però manca al Centrosinistra regionale è la stesura di un programma che faccia intendere quali sono le proposte per i prossimi cinque anni. Sicuramente un lavoro non facile visti i tanti soggetti, che vanno da sinistra al centro, intenti a sostenere Bonaccini.

Un elemento non trascurabile è uno dei motivi principali dell’aggregazione intorno a Bonaccini. L’estrema motivazione di Matteo Salvini nel conquistare l’Emilia Romagna ha fatto raddensare le fila del Centrosinistra: è molto più importante non far vincere Lucia Borgonzoni piuttosto che rivendicare le singole bandiere e i singoli egoismi.

Nel frattempo, mentre la politica si prepara a sfidarsi a colpi di statistiche e cambiamento, nella serata di Giovedì 14 Novembre dalla bolognese Piazza Maggiore è partito un messaggio. Migliaia di “sardine” hanno manifestato il proprio dissenso aperto e pacifico nei confronti di Matteo Salvini in quelle ore impegnato al Pala Dozza.

Qualcuno ha sostenuto come quella Piazza Maggiore non abbia portato proposte. Ma siamo sicuri che lo scopo dei quattro giovani trentenni che hanno convocato la manifestazione attraverso Facebook fosse portare proposte? Hanno inviato un messaggio culturale e filosofico che dovrebbe, questo sì, fare drizzare le antenne a chi ha il dovere di elaborare prospettive.

Forse è anche per quella piazza che Stefano Bonaccini ha indetto una manifestazione nello stesso luogo per il 7 Dicembre. Ci arriverà con delle proposte?

C’è poi un altro nodo che sarà sciolto questa settimana. Come si muoverà il Movimento Cinque Stelle? Le ipotesi vanno dal non presentarsi all’appoggio a Stefano Bonaccini, passando dall’eventualità di presentare una propria lista per l’Emilia Romagna. Una questione dirimente dalla quale potrebbe dipendere in parte il risultato del governatore uscente.

Lo stereotipo della frammentazione della sinistra permette di parlare di chi certamente correrà da solo per la guida dell’Emilia Romagna, ammesso ovviamente che raggiunga il numero di firme necessarie a presentare una lista. Potere al Popolo e Rifondazione Comunista si presenteranno da soli proponendo un’alternativa sia al Centrosinistra che alla destra.

Questo è il quadro che si sta delineando avvicinandosi alle elezioni in Emilia Romagna. Un quadro ancora da colorare ma già abbozzato. È da vedere di quale colore sarà il risultato definitivo. Per questo però abbiamo ancora un po’ di tempo.

Federico Feliziani

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Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.