Conte Movimento Cinque Stelle
Politica

Conte rifonda il Movimento Cinque Stelle: un taglio netto con il passato

Tempo di lettura: 2 minuti
Scordiamoci il Movimento Cinque Stelle delle origini. Il piano di Giuseppe Conte punta alla collocazione politica 

Sotto il cielo della politica si è aperto il periodo dei grandi ritorni. Prima Enrico Letta con il compito di aggiustare il Partito Democratico e adesso Giuseppe Conte con il complesso scopo di rifondare il Movimento Cinque Stelle. Due personaggi uniti da un passato comune: avere incrociato la fresa di Matteo Renzi che ha fatto finire le loro esperienze di governo. 

Giuseppe Conte è tornato a parlare in diretta dall’assemblea dei parlamentari e amministratori del Movimento Cinque Stelle. Occasione nella quale Conte ha illustrato le linee generali di quello che è il suo piano per “rifondare” il Movimento. Un intervento estremamente asciutto, privo di un lessico complesso e dai principi ben definiti. Insomma: un discorso alle coscienze da cui molti potrebbero imparare qualcosa di utile. 

Il nuovo Movimento

La rifondazione del Movimento Cinque Stelle sarà un percorso molto delicato. Si tratta di una forza politica che deve completare un percorso che l’ha portata dall’essere un movimento di piazza all’essere un partito di governo. Conte per questo dovrà essere abile a mescolare le due anime in modo da guardare a tutte le tipologie di elettorato Cinque Stelle. A chi vuole percepire la scintilla emotiva dei valori e a chi desidera votare un partito capace di stare al potere.

Per il primo aspetto Conte ha già gettato buone basi di partenza parlando delle cinque stelle alle quali se ne aggiungeranno altre. Ecologia integrale, lavoro, legalità, etica pubblica, giustizia sociale sono alcuni dei temi inclusi nella carta dei valori e dei principi a cui sta lavorando Giuseppe Conte. Un progetto al quale potranno contribuire tutti coloro che lo vorranno senza necessità di iscrizione. Conte vuole infatti porre la persona al centro.
Per farlo ha in mente una nuova struttura per il Movimento Cinque Stelle che conservi la flessibilità originaria ma che attribuisca ruoli precisi. Serviranno -dice Conte- strutture territoriali per il coinvolgimento delle persone.

Arriverà dunque un nuovo statuto che definirà nuove strutture come ad esempio il centro di formazione: un insieme di gruppi di confronto con i quali elaborare iniziative e proposte. All’interno ci sarà uno spazio dedicato anche agli amministratori locali.
Conte però poi ha chiarito di voler rivedere il principio dell’uno vale uno. Un teorema giusto per quanto riguarda il coinvolgimento della cittadinanza attiva ma sbagliato rispetto alla scelta dei ruoli rappresentativi e delle candidature alle cariche elettive. 

Anche Conte lancia un programma

Sulla falsariga dell’intervento di Letta ai suoi, anche Conte ha anticipato alcune proposte programmatiche a cui lavorerà il nuovo Movimento. Un elenco piuttosto identitario nel quale rientra la carta dei lavoratori, una carta per i diritti degli imprenditori, un codice sui diritti informatici e la carta delle disabilità: progetto interrotto con la fine dell’ultima esperienza di governo.

Nel panorama movimentato della politica italiana l’intervento di Conte all’assemblea dei parlamentari Cinque Stelle è sicuramente un fatto a cui tutti gli altri dovranno guardare per proseguire nei propri percorsi. In particolare la Sinistra alla ricerca disperata di sé stessa potrebbe imparare molte cose. Una su tutte a non usare neologismi raffinati quando a disposizione si hanno parole identitarie. Lo scippo linguistico è un’antica dinamica in cui cade la Sinistra che non riesce a conservare il proprio lessico facendoselo rubare da altri.

E anche questa volta, molte di quelle parole dimenticate, sono state riesumate da Conte che le ha portate all’interno di un movimento fino a poco tempo fa riluttante a collocazioni politiche. 

Federico Feliziani

Leggi anche: “Pasqua solidale: 7 iniziative a cui contribuire

Vuoi leggere l’ultimo Cronache di un Borderlain? Clicca qui

Leave a Response

Federico Feliziani
Autore e scrittore di prosa e poesie, blogger e consigliere comunale a Sasso Marconi, è da circa un decennio politicamente attivo e dedito alla causa contro le violazioni dei diritti umani. Considera la propria disabilità un’amica e compagna di vita con cui crescere e mantenere un dialogo costante.