Muro di Berlino
Cultura

Muro di Berlino: a 30 anni dalla caduta continua ad insegnare

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Il 9 novembre ricorre l’avvento della caduta del muro di Berlino. In una sola notte venne eretto un muro di pietra, grigio come il cielo sopra la città, che divise i cari e gli affetti come una morsa che stringe e stritola. La lotta tra Comunismo e Socialismo decretò la sconfitta dell’indipendenza favorendo la nascita di un nuovo mostro sociale che tanto si avvicinava a quella schiavitù, quel crudele fantasma che spaventa e rattrista.

Divide et impera

Anno 1989, dopo ventotto anni trascorsi nella segregazione e in un mutismo assordante, ecco che il muro che circondava Berlino Ovest venne abbattuto: il simbolo della soppressione e della divisione ideologica buttato giù con la forza di chi gridava alla libertà, quel filo spinato e quei blocchi di cemento che circondavano Berlino per oltre cento miglia divennero il simbolo della forza e della riacquistata autonomia.

Dal 1961 fino al 1989 la frattura tra Russia e Occidente limitò la vita di migliaia di persone entro un circoscritto spazio. Carri armati agli angoli delle strade, posti di blocco tra le zone opposte, fossati, cani da guardia, fari e mine antiuomo. Tutto ciò per prevenire ogni tentativo di fuga.

In cerca della libertà

Oltre 171 persone morirono nel tentativo di scavalcare quel muro. Ciò non significa che la fuga fosse impossibile: centinaia di tedeschi tentarono di oltrepassarlo in diversi modi, nuotando o attraverso tunnel strategici. Grazie ai cambiamenti politici che si verificarono nel blocco Sovietico, il governo tedesco orientale permise ai propri cittadini di aver accesso alla Germania occidentale. A colpi di martelli, spintoni, bulldozer e urla di gioia i cittadini dei rispettivi blocchi festeggiarono la riunificazione della propria terra che venne ufficializzata solo il 3 Ottobre 1990.

Il passato insegna

Conoscere il passato è un requisito importante per affrontare il presente. Ogni anno gli eventi di importanza storica ci ricordano di quando l’umanità aveva perso la propria dignità trasformando ogni lotta per la libertà in un contiguo strenuo verso la perdita dell’autonomia stessa. 

La storia, con i suoi numerosi delitti e storie di segregazione, ci insegna come dinanzi la libertà l’uomo perde ogni concezione del mondo favorendo la nascita di ciò che più ci accomuna: la fratellanza.

Irene Castiello

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